Nei prossimi cinque anni saranno 14 milioni i cittadini italiani che si troveranno a non avere un medico di base. L'allarme è stato lanciato dal segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), il dottor Silvestro Scotti.
Il dottor Scotti, che ha rilasciato un'intervista all'Ansa, ha dichiarato che nessuna delle forze politiche in campo si è impegnata per sopperire alla “criticità della mancanza dei medici di base in un Paese che, per caratteristiche demografiche, avrà invece soprattutto bisogno di un'assistenza medica domiciliare e residenziale“. “Per poter continuare a garantire ai cittadini italiani il diritto di essere curati tutti nello stesso modo devono essere garantiti investimenti economici sul numero e sulla qualità della formazione dei medici di medicina generale, sul personale sanitario e amministrativo nei nostri studi, sulle tecnologie – prosegue -. A questo punto, invece, la figura e la presenza del medico di medicina generale appare impotente per promuovere il vero cambiamento”.
L'emergenza si determinerà in quanto nei prossimi cinque anni saranno circa 45.000 i medici di base e quelli del Servizio sanitario nazionale che andranno in pensione. Allarme ancora maggiore nei prossimi 10 anni: al 2028, infatti, saranno andati in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676.
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