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Il 1° novembre in preghiera per i bimbi mai nati

Anche quest'anno, venerdì 1° novembre, in occasione della Festa di Ognissanti, la Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi terrà un momento di preghiera presso i cimiteri di diverse città italiane dove sono seppelliti i bambini mai nati. Luoghi in cui fare memoria dei piccoli concepiti, morti nel grembo delle loro madri prima di venire alla luce. “Ricorderemo i bambini morti per cause naturali e quelli che sono stati vittima dell’interruzione volontaria di gravidanza. Piccoli fratelli defunti. La preziosità della loro vita non dipende da quanti giorni è durata, ma dall’essere stata amata da Dio, creata a sua immagine e somiglianza, destinata all’immortalità”, commenta Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23). I momenti di preghiera organizzati dalla Papa Giovanni si terranno presso i cimiteri di Savigliano (Cn), alle ore 14; Fossano (Cn), alle ore 14,30; Cuneo, alle ore 15; Rimini, alle ore 14,30; Modena, San Cataldo (Mo), alle ore 15,45; Bologna Certosa (Bo), alle ore 11,45; Forlì monumentale, alle ore 9,30; Rivignano Teor (Ud), alle ore 16.

La testimonianza

“A fine di settembre – racconta Carla, una mamma piemontese – mi trovavo alla quindicesima settimana della mia quarta gravidanza. Durante una visita ginecologica di controllo, il medico mi dà la notizia più temuta: non sente più il battito del bimbo. Mi manda al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Torino per sottopormi a un’ecografia. Lì io e mio marito aspettiamo in preda allo sconforto perché abbiamo già capito come andrà a finire. L’ecografista infatti ci dice che il feto ha smesso di crescere e che io, da oltre un mese, mi porto dentro questo figlio senza vita”. “Siamo distrutti – dice Carla – ma il pensiero che torna con più insistenza alla mia mente è questo: 'Non voglio che mio figlio venga buttato nella spazzatura!'”. La Comunità Papa Giovanni XXIII si occupa di sepoltura dei feti dall’aprile 1999, quando don Oreste Benzi celebrò il funerale di Matteo, figlio di una donna che perse il bimbo a 19 settimane di gestazione. Da allora l’associazione ha aiutato centinaia di genitori ad ottenere la degna sepoltura del loro figlio, per lo più in seguito ad aborto spontaneo. Il dpr 285/90, che regolamenta la polizia mortuaria a livello nazionale, prevede che anche al di sotto delle venti settimane i parenti possano chiedere la sepoltura del proprio figlio, ma hanno solo 24 ore per farlo, oltre le quali ne perdono il diritto. La legge non è chiara sul cosa si debba fare in assenza di tale richiesta ma in genere i feti vengono gettati fra i rifiuti speciali dell’ospedale e inceneriti. Una circolare del ministero della salute ne raccomanda la sepoltura anche in assenza della richiesta dei genitori. La Comunità Papa Giovanni XXIII ha attivato un numero verde per informazioni sulla sepoltura dei feti e per l’aiuto alle gestanti in difficoltà: 800-035036.

 

 

Milena Castigli

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