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I “Gipunin”, un esempio di ecosostenibilità e amore per gli animali

In Italia, attualmente, si contano quasi 60 mila asini, il 90 per cento in più rispetto a dieci anni fa. Questo aumento del loro numero si è verificato perché, da molto tempo a questa parte l’onoterapia, ossia la pet therapy con gli asini, è molto efficace se usata con i bambini, gli anziani e in generale con le persone fragili perché, questo animale, grazie al suo temperamento mite, ha una funzione tranquillizzante.

L’esperienza di Spriana

A Spriana, un comune di 77 abitanti incastonato tra le montagne della Valmalenco, in provincia di Sondrio, un gruppo di ragazze con una pregressa esperienza nell’ambito della pet therapy e del trekking someggiato, hanno deciso di vivere in totale armonia con il contesto rurale circostante, facendo apprendere alle giovani generazioni le peculiarità e i diversi aspetti della sostenibilità ambientale. Così facendo, con l’aiuto di due asinelli, Maggio e Zoccolo, hanno dato vita ad una associazione chiamata “I Gipunin“. Interris.it, in merito a questa esperienza di conoscenza della natura attraverso gli asini, ha intervistato Valentina Vedovatti, laureata in Arte Terapia, coadiutore di asini e tecnico in trekking someggiato e Lorella Cabello, anch’essa tecnico di trekking someggiato, fondatrici insieme a Joyce Vedovatti di questa realtà associativa.

I campi estivi de “I Gipunin” (© Valentina Vedovatti)

L’intervista

Come nasce e che obiettivi ha l’associazione sportiva dilettantistica “I Gipunin”?

“L’associazione sportiva “I Gipunin” nasce da un incontro casuale. In passato ho effettuato dei corsi di pet teraphy con gli asini in Spagna e in Italia e, dopo essere rientrata in Valtellina ho lavorato in una fattoria didattica e ho ricevuto in regalo dei cuccioli d’asino. Quindi ho deciso di rientrare in Valmalenco, mio luogo d’origine, con il pensiero di sviluppare questa mia passione. Sono giunta qui e, dialogando con una mia amica, mi ha consigliato di parlare con Lorella. Così,insieme, si è deciso di dare il via a questa avventura. Abbiamo trovato una stalla adeguata e sistemato provvisoriamente gli asini. Nello stesso tempo, abbiamo conseguito il brevetto per fare trekking someggiato e, lo scorso inverno, abbiamo fondato l’associazione sportiva “I Gipunin”. Inizialmente siamo stati itineranti e, dopo aver contattato vari comuni e ricevuto la risposta positiva del sindaco di Spriana, abbiamo visto questo luogo. Ce ne siamo innamorate. Il paese è immerso nella natura, qui svolgiamo diverse attività con i bambini, come ad esempio l’accudire gli asini, curare l’orto e facendo vivere loro la natura a 360 gradi attraverso laboratori didattici, campi estivi, piccole camminate in zona e appunto trekking someggiati. Il nome “Gipunin” è stato pensato a una cena, quando Ruggero, il marito di Lorella, era ancora in vita e ci ha suggerito questo termine dialettale locale che indica la maglia intima di lana grezza. Metaforicamente indica anche l’attitudine a scaldare l’animo dei nostri asinelli, ma abbiamo anche voluto rendere omaggio alla memoria del compianto Ruggero.”

In che modo, secondo la vostra esperienza, attraverso gli asini si valorizza il contatto dei bambini con la natura e anche il turismo lento?

“Il turismo lento, non avendo bisogno della macchina, fa si che la natura possa essere apprezzata al meglio nella sua essenza più autentica. Gli asini, con il loro passo lento e pacato, con frequenti soste, consentono di fare tutto questo, facendo scoprire itinerari inediti e a volte abbandonati. In base alla nostra esperienza, i bambini, quando si relazionano con gli asini, vengono conquistati dal loro carattere docile e apprendono la capacità di stare concentrati senza pensare ad altro.”

I Gipunin (© Valentina Vedovatti)

Quali sono i vostri auspici per lo sviluppo dell’associazione e del turismo rurale attraverso gli asini? In che modo, chi lo desidera, può aiutare la vostra azione?

“Auspichiamo che la nostra associazione possa crescere. Vorremmo farla conoscere anche a persone provenienti da fuori provincia e dall’estero con l’obiettivo di mostrare meglio la Valmalenco e le sue bellezze naturali. Inoltre, desidereremmo che, il paese di Spriana, potesse crescere favorendo così il turismo lento e rurale. La nostra associazione e i luoghi dove ci troviamo sono nati grazie ai volontari. Molte brave persone che ci hanno dato tanto senza pretendere nulla. Chi ci volesse aiutare o donare del materiale, come ad esempio del legname o delle reti, può contattarci attraverso la nostra pagina social.”

Christian Cabello

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