Non è il caso qui di distribuire colpe o ragioni per gli incidenti dei giorni scorsi a Roma a margine della vertenza Ast, ci saranno le indagini per questo. Quel che interessa semmai è notare quanto il punto chiave della vicenda rischi di essere perso di vista. La tentazione, fortissima, da ambedue le parti, governo e sindacato, è quella di sfruttare gli scontri di piazza, le violenze, per trarre vantaggio per la propria posizione. Il governo manganella gli operai, si è letto nelle dichiarazioni dei giorni scorsi di leader come la Camusso o Landini. La Cgil non strumentalizzi la piazza, la replica di Palazzo Chigi.
In mezzo, praticamente dimenticate da tutti, restano le vertenze che hanno dato origine alle proteste, quella del’Ast, o quella di Meridiana, che vede altre migliaia di lavoratori a rischio e scioperi della fame. Con un pericolo che nessuno pare abbia ancora considerato: che pur di conquistare le prime pagine dei giornali sempre più i manifestanti scelgano la strada della violenza. L’unico modo per non essere ignorati.
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