Intervento

Le caratteristiche dei flussi turistici in Italia

Il 2020 è stato un anno segnato dal dramma della pandemia, dalle chiusure e dai mesi di lockdown. Questo ha avuto effetti negativi sul turismo, poiché si è registrata una diminuzione dei flussi turistici internazionali nel nostro Paese. L’incognita resta, ma oltre a confermare che gli italiani faranno le vacanze, riteniamo che nell’estate 2021 potremo assistere a un aumento delle presenze.

Le valutazioni si faranno poi a consuntivo, quando sarà effettivamente possibile vedere i numeri delle prenotazioni. Sicuramente c’è molta voglia di andare in vacanza sia da parte dei “nostri” turisti che da parte di chi viene dall’estero. Questo grazie anche alle riaperture e al Certificato Covid digitale europeo, che entrerà in vigore da primo di luglio. Questo “passaporto” è stato pensato per spostarsi in sicurezza, un atto importante e positivo, che può anche servire a infondere maggiore serenità ai cittadini italiani ed europei.

Andando a vedere più da vicino le caratteristiche del turismo straniero in Italia, di cui generalmente si ravvisa un profilo medio-alto spendente.

Questo significa un importante incremento delle risorse finanziarie, con effetti positivi per il settore alberghiero e quello delle case in affitto, per la ristorazione e i servizi, come quelli balneari offerti a chi va in villeggiatura al mare.

In Italia ci sono dei flussi di turismo internazionale che potremmo definire “storici”. Interessano maggiormente zone come la riviera adriatica, caratterizzati da gruppi che provengono dai Paesi del Nord Europa, come Germania e Olanda. Spesso si tratta di gruppi familiari che si fermano per un periodo che va da una fino a tre settimane.

In merito invece ai flussi extraeuropei, negli ultimi anni nel nostro Paese si guardava con attenzione al turismo cinese. In precedenza, a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, i principali flussi internazionali che riguardavano l’Italia erano soprattutto quello statunitense e quello giapponese. Negli ultimi venti anni circa è stata la volta di quello russo, un turismo questo caratterizzato da un profilo alto-spendente.

Più di recente, si pensava fosse la volta del turismo proveniente dalla Cina. In questo caso, si osserva un forte impatto dei flussi cinesi sui Paesi adriatici. Per fare un esempio, la Croazia attira molti flussi, anche di quelli che prima venivano in Italia, grazie anche a costi dei servizi più contenuti. Sotto questo profilo, la nostra “politica dell’accoglienza” dei turisti andrebbe forse migliorata.

Rosario Trefiletti

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