Prende il via oggi il X Incontro mondiale delle Famiglie Roma 2022, un appuntamento importante, atteso da tempo, che ha subito battute di arresto e rinvii a causa del Covid-19. Questa manifestazione nata per volontà di Giovanni Paolo II nel 1994, da ben 18 anni scandisce il cammino della Chiesa sul tema “famiglia” e sulla sua missione e vocazione nella Chiesa e nella società.
Arriva a noi quest’anno un po’ più in sordina a causa delle incertezze dovute all’evoluzione della pandemia. Ci arriva modificato nel suo impianto di base: sarà un’edizione speciale, che si svolgerà in modalità “multicentrica e diffusa”, ma che per le aspettative che ha generato, si preannuncia come una formula interessante capace di generare nuove energie e di far intravvedere nuove potenzialità. La nuova formula infatti, piuttosto che convocare le famiglie del mondo tutte a Roma – come si è sempre fatto nelle edizioni precedenti – ha dato più spazio e protagonismo alle Diocesi per organizzare momenti preparatori a questo evento e soprattutto ha valorizzato le tante famiglie che operano sui territori, stimolando le comunità locali a lavorare e riflettere insieme sul tema conduttore del X Incontro Mondiale. Tantissime le iniziative che si stanno svolgendo in questi giorni in tutta Italia, ognuna diversa e preziosa nella sua struttura.
L’auspicio che muove questa scelta credo sia quello di consentire alle famiglie di diventare sempre più protagoniste della pastorale e non solo destinatarie; di avviare percorsi e cammini che rimangano nel tempo come frutto di questo lavoro e come riferimento e di incontro per le famiglie del territorio.
Tema conduttore sarà “L’amore familiare vocazione e via di santità”: una riflessione a tutto tondo sulla missione e vocazione del matrimonio e della famiglia e sullo stato dell’arte riguardo alla applicazione concreta di quanto auspicato in Evangeli Gaudium e in Amoris Laetitia. Documenti questi ultimi che hanno inaugurato una rivoluzione pastorale importante attingendo a quell’umanesimo integrale tanto caro a Papa Francesco.
L’Incontro Mondiale viene anche a chiudere l’anno “Famiglia Amoris Laetitia”, indetto il 19 marzo dello scorso anno proprio per sollecitare le chiese locali a fare il punto sullo stato di attuazione dell’omonima esortazione apostolica: un documento, per molti aspetti innovativo, che fatica però ancora ad essere assimilato e condiviso nei vari livelli della Chiesa. Una congiuntura non casuale che vuole andare a smuovere piano piano le perplessità e resistenze ma soprattutto alcune forme di pigrizia pastorale che talvolta prevale sulla operosità della carità.
I temi che verranno affrontati riguardano la vita familiare, la vocazione e la santità della famiglia, declinati nelle varie fasi del ciclo di vita della famiglia. Temi che alla luce dei cambiamenti sociali e familiari degli ultimi decenni e del Cammino sinodale che è stato avviato, chiedono, in particolare a noi cattolici, di aprire il cuore e di affrontare le sfide dell’era postmoderna con rinnovato entusiasmo e approccio pastorale. Tutto è pronto, che la festa abbia inizio.
Emma Ciccarelli, vice presidente del Forum nazionale delle Associazioni Familiari
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