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Ecco come scacciare la paura dal nostro cuore

Quanto importanti sono queste parole di Gesù: “Non temere, piccolo gregge”. Parole che ritorneranno con più forza quando lui incontrerà i suoi discepoli dopo la Risurrezione. Ma quanto importanti e necessarie sono adesso! Forse per tutti noi che si sentiamo piccoli, cioè poco significanti ed in minoranza. Sarebbe più facile lasciare tutto, ma vogliamo rimanere con Lui. Pure se non sappiamo come. Gesù invece ci rivolge queste parole, ripetendole più volte. Un metodo per scacciare la paura, per abbattere le nostre difese e chiusure e ci sprona ad essere ancora più aperti e generosi. Si deve volgere lo sguardo all'orizzonte, non accessibile a nessuna paura, perché “nei cieli, ladro non arriva e tarlo non consuma”. Ecco che quindi sembra essenziale cambiare la nostra prospettiva: abbiamo paura perché non vediamo tutto, ci chiudiamo in noi stessi e il nostro cuore non batte liberamente, ma è frenato dai nostri timori. 

Per raggiungere questo cambio di prospettiva è necessario un atteggiamento particolare che in un primo momento potrebbe sembrare difficile, ma alla fine risulta l'unico possibile: vigilare. Chi ha paura vuole nascondersi, ma dobbiamo, con tutte le forze, guardare verso il nostro orizzonte sicuro: il cielo. Non abbiamo paura perché crediamo nel Signore, lo aspettiamo, siamo orientati su di lui. “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” (Rom 8, 31). Già la stessa attesa ci fa abbandonare la paura, sposta la nostra attenzione dalle cose che ci spaventano per dirigerla verso Dio che salva e libera. E Dio ci aspetta, ama coloro che si rifugiano in lui: “Affidate a Dio tutte le vostre preoccupazioni, perché egli ha cura di voi (1 P 5,7).  

Questa prospettiva è liberante, la nostra energia viene così utilizzata in modo costruttivo, finalmente libera dalla paura. Avendo recuperato questa energia e con lo sguardo fisso su Dio che viene per salvarci, possiamo finalmente amministrare bene i nostri doni e le nostre forze. Possiamo combattere la paura perché finalmente abbiamo i mezzi per farlo. Basta cambiare la prospettiva: alzare lo sguardo e rimanere attenti a quello che ci manda o ispira il Signore. La paura ci opprime quando non ci rivolgiamo a lui. Si potrebbe dire che essa sia un castigo per la mancanza della nostra e fiducia. Ma è un castigo motivante, che subito sparisce quando torniamo a Dio. In effetti, questo ritorno non può essere nient’altro che l’amore. “Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore”. Basta allora amare Dio, con tutto il cuore, cercare di guardarlo sempre ed aspettare la sua venuta. Così possiamo scacciare completamente la paura dal nostro cuore e dalla nostra vita.

padre Bernard Sawicki

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padre Bernard Sawicki
Tags: diopaura

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