Il Testardo

La serenità e la gioia che scacciano il buio intorno a noi

Non c’è da crederci, eppure è vero; e sono sicuro che è successo a tanti italiani che hanno festeggiato ‘la pasquetta’, serenamente, rimanendo nelle loro abitazioni, con i propri familiari. Da quando sono nato, per la prima volta il ‘lunedì dell’angelo’, sono rimasto a casa. Ricordo che ogni anno bisognava decidere dove fare la scampagnata, predisporre ogni cosa per mangiare all’aperto, sull’erba. I preparativi fervevano, e c’era sempre una lunga discussione per scegliere il posto meno affollato di un bosco, di un campo o in un giardino di un parente che ti invitava. Si sceglievano le località più vicine, condizionati dal ricordo degli insegnamenti dei genitori che raccomandavano sempre di scegliere il posto più idoneo: “Dobbiamo scegliere il posto più vicino, dicevano, attraversando le strade meno frequentate”. Il loro timore era, di incidenti stradali soprattutto con il grande via vai dei villeggianti. Infatti ogni anno erano lunghi gli elenchi di persone morte per incidenti stradali durante questa giornata, ed erano soprattutto giovani: sembravano bollettini di guerra. Il pranzo, prevedeva sempre dell’agnello arrostito sul posto con ceppi e legna raccolti nei pressi del luogo scelto. Si cantava, si ballava, e si raccontava di tutto accompagnati da un buon vino.

Insomma dopo la quaresima, la Pasqua per le giornate di domenica e lunedì, era sempre sinonimo di allegria in famiglia. Francamente qualche giorno fa mi sentivo spaesato e preso dalla nostalgia, pensando alla brusca ed inaspettata interruzione di questa tradizione così importante per le famiglie. Alla fine la mia scampagnata l’ho avuta, ma è avvenuta sul mio terrazzo. Stesse vivande, stessa allegria, stessa gioia di vivere. Nelle strade non c’era proprio nessuno, ma nell’aria si propagava l’odore di arrosto e si sentivano dai balconi, terrazzi, giardini, un gran vociare di persone che anch’esse trascorreva la festa nella gioia. Peraltro, è avvenuto anche un miracolo: il tempo è stato bello, con un sole splendente per l’intera giornata.

È proprio vero! L’allegria, la gioia, la felicità è davvero sempre a nostra portata di mano: basta cercarle. Infatti dopo tanti giorni di preoccupazione, di privazioni, di cambiamenti rapidissimi, siamo andati alla ricerca della spensieratezza. È stata proprio la maggiore vicinanza al Signore in questi lunghi 40 giorni di lotta alla pandemia, che ci ha aiutati a cercare la semplicità e la serenità affinché possano essere sempre con noi, per averli in ogni momento a portata di mano. Anche nei momenti più difficili, con l’aiuto di Dio.

Raffaele Bonanni

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