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Maxi incendio alla Nitrolchimica: sei feriti e fumo nero dall’impianto

Un grosso incendio, con fiamme alte decine di metri, sta interessando la fabbrica Nitrolchimica, che si occupa del recupero dei solventi e dello smaltimento dei rifiuti pericolosi, a San Giuliano Milanese, Milano sud.

Cosa è la NitrolChimica

“Dal 1975 NitrolChimica si occupa del recupero dei solventi e dello smaltimento dei rifiuti pericolosi ed è oggi leader nel suo settore per qualità, tecnologia e diversificazione di materiali trattati e recuperati”, si legge nel sito dell’azienda. “L’esperienza e le competenze specializzate hanno permesso a NitrolChimica di strutturare impianti e processi capaci di trattare solventi organoalogenati e solventi organici presenti nei rifiuti con diversi stati fisici, tra cui solventi liquidi, vernici pastose, resine, decaliti da pulitintolavanderie, morchie solide. Gli impianti di NitrolChimica sono realizzati ad hoc per garantire un ottimale recupero dei solventi. La specializzazione degli impianti e dei processi consente il recupero di solventi aventi caratteristiche chimico-fisiche molto differenti fra loro”.

Il rogo

Le fiamme sono partite dalla ditta Tomolpack e si sono rapidamente estese alle ditte vicine, tra cui la Nitrolchimica, quella che desta maggiori preoccupazioni a causa della lavorazione di rifiuti speciali.

Secondo le prime informazioni, sei persone sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave. Si tratterebbe di alcuni dipendenti dell’azienda. Quattro hanno riportato intossicazioni di lieve entità; due operai sono rimasti ustionati, uno di loro in modo grave.

Non si conoscono al momento ulteriori dettagli circa la dinamica dell’incidente e i relativi impatti ambientali. Sul posto sono presenti 14 squadre dei vigili del fuoco, oltre a una squadra di emergenza di Arpa Lombardia.

La colonna di fumo nero

Una enorme colonna di fumo nero si è alzata dall’azienda ed è visibile a chilometri di distanza. Il Comune di San Giuliano Milanese ha chiesto ai cittadini di chiudere le finestre a causa dell’insalubrità dell’aria.

“Per precauzione – chiariscono dal Comune – si invitano i cittadini a chiudere le finestre per evitare possibili esalazioni e a non avvicinarsi alla zona interessata”. Anche molte imprese presenti nella zona hanno diramato ai dipendenti di chiudere le finestre, vista la produzione chimica della fabbrica.

È stato subito attivato il gruppo specialistico contaminazione atmosferica, quello del rischio chimico e il servizio previsioni meteo di Arpa. Non sono ancora chiari gli eventuali rischi per la salute.

Milena Castigli

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