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6.792 presenze a Lampedusa, neonato annega prima dello sbarco

Sono 6.792 i migranti presenti sull’isola di Lampedusa. La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento, entro le 13, di 880 persone. Un neonato di 5 mesi è morto dopo essere finito in acqua poco prima dell’arrivo dei soccorsi a Lampedusa. La sua barca si è rovesciata. Salva la mamma, una minorenne della Guinea.

Migranti: 6.792 presenti a Lampedusa, al via a trasferimenti

Sono 6.792 i migranti presenti sull’isola di Lampedusa. La maggior parte si trova all’hotspot di contrada Imbriacola, ma più gruppi sono in attesa in vari punti dell’isola, soprattutto sui moli. La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento, entro le 13, di 880 persone: 700 verranno imbarcate sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle e 180 partiranno con un volo Oim. La polizia, fra poco, inizierà a scortare i vari gruppi al porto e all’aeroporto.

Neonato morto a Lampedusa, è annegato prima dello sbarco

– La tragedia che ha fatto perdere la vita al neonato di 5 mesi non si è verificata al momento dello sbarco a Lampedusa, ma poco prima dell’arrivo dei soccorsi da parte della motovedetta Cp290 della Guardia costiera, fuori dal porto della maggiore isola delle Pelagie. La barca con i migranti – è stato poi ricostruito dagli investigatori – si è rovesciata durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le persone finite in acqua, tranne il piccolo di 5 mesi.

Neonato annegato, mamma è minorenne della Guinea

La mamma del neonato morto prima dello sbarco a Lampedusa è originaria della Guinea. E’ una minorenne che viaggiava, assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino. La carretta, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata. I poliziotti in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, assieme alle psicologhe del centro, stanno adesso valutando se sia più opportuno trasferire la donna e i suoi familiari con un aereo o con il traghetto di linea affinché restino in provincia di Agrigento e siano presenti quando la salma del piccolo, al momento sotto sequestro, verrà trasferita a Porto Empedocle.

Fonte: Ansa

redazione

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