Editoriale

Il significato del fuoco portato da Gesù

Il fuoco è il simbolo del calore, della forza, di purificazione, di trasformazione, di pericolo, di distruzione, ma anche per noi cristiani è il simbolo dello Spirito Santo, che come ci ricorda papa Francesco, “è una forza creatrice che purifica e rinnova, brucia ogni umana miseria, ogni egoismo, ogni peccato, ci trasforma dal di dentro, ci rigenera e ci rende capaci di amare”.

Il Vangelo di Luca proclama con forza: Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera” (Lc 12,49-53). Sono venuto a portare il fuoco, ma se Gesù è il principe della pace?

Noi crediamo al Dio della pace, ma che non ci lascia in pace. Credere in Dio non è prendere un calmante, ma avere sempre una “santa inquietudine”, un fuoco dentro che brucia di passione per il Vangelo e per la carità verso gli altri. Ognuno di noi, come Gesù, ha due popoli che gridano: “Osanna!” o “Crocifiggilo!”, ma il cristiano non è un politico che cerca il consenso di tutti o la popolarità per essere amato da tutti. Le scelte cristiane alle volte sono impopolari, controcorrenti, sofferte, perché alle volte passano per la via dell’umiliazione e del dolore. La via della croce è scomoda, in salita, anche solitaria, fatta di abbandono e di rifiuto, ma i santi e i profeti dell’umanità, sono stati esempi luminosi di tutto questo. Gesù alle volte divide, ci sono alcuni che provano vergogna di professarsi cristiani e fanno cantare il gallo della propria coscienza come san Pietro. Credo che la prima cosa che dobbiamo fare al mattino: “Buongiorno Spirito Santo!” e la sera: “Buona notte Spirito Santo!”, anche noi andiamo a riposare lo Spirito non si riposa mai dentro di noi. Chiediamo al Signore l’entusiasmo della fede, lo zelo per le anime e la forza della preghiera per amare gratuitamente. Sono venuto per portare il fuoco… che scalda, scotta, brucia e ci dona un cuore purificato, trasformato e santificato dal Suo Santo Amore.

Concludo con una preghiera della Chiesa d’Oriente:

Spirito Santo, Fuoco, luce che risplende sul volto di Cristo; Fuoco, la cui venuta è parola; Fuoco, il cui silenzio è luce; Fuoco, che stabilisce i cuori nell’azione di grazie: noi ti magnifichiamo! Tu che riposi in Cristo, Spirito di sapienza e d’intelligenza, Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di scienza e di timore: noi ti magnifichiamo! Tu che scruti le profondità di Dio, che illumini le profondità del cuore, che ti unisci al nostro spirito, che rifletti in noi la gloria del Signore: noi ti magnifichiamo.

fra Emiliano Antenucci

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