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Senigallia si mobilita contro la schiavitù e la tratta

Domenica 9 febbraio, quando la Chiesa celebra la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, istituita nel 2015 da Papa Francesco in memoria di Santa Bakhita, la città di Sanigallia, in provincia di Ancona, si è mobilitata per dire basta alla schiavitù delle persone e allo sfruttamento della prostituzione coatta. L'evento è stato organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con le associazioni e istituzioni locali. 

L'evento

Dopo la celebrazione eucaristica che si è svolta nella Chiesa di Santa Croce, per le vie del centro della cittadina che affaccia sull'Adriatico, si è svolto un rosario itinerante con lo scopo di sensibilizzare l'attenzione sul fenomeno della prostituzione schiavizzata e dare voce a chi non ha voce. Nel corso della celebrazione eucaristica, don Giuseppe Cionchi ha ricordato l'opera di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, a favore dei poveri, dei drogati, dei senzatetto e dei minori, accolte nelle migliaia di strutture presenti in oltre 40 Paesi nel mondo. 

Il rosario itinerante

Dopo la Santa Messa, è iniziato il rosario itinerante. Nel piazzale antistante la chiesa della Croce è stata letta la prefazione di Papa Francesco tratta dal libro “Donne Crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada” (edizioni Rubbettino) di don Aldo Buonaiuto. “Una persona non può mai essere messa in vendita – scriveva il Papa – Vorrei che questo libro trovasse ascolto nel più ampio ambito possibile affinché, conoscendo le storie che sono dietro i numeri sconvolgenti della tratta, si possa capire che senza fermare una così alta domanda dei clienti non si potrà efficacemente contrastare lo sfruttamento e l'umiliazione di vite innocenti”. 

Le meditazioni che hanno accompagnato i cinque misteri del Rosario, sono stati affidati ad altrettante persone. Hanno partecipato suor Vioricadell'Usmi di Marotta, Maurizio Perini, Consigliere del Comune di Senigallia, gli scout Agesci Jesi 6, Ilaria Ramazzotti, Assessore alle pari opportunità del Comune di Senigallia e Alessandro Angeletti, della Confraternita della Croce. 

Per il IV mistero del rosario è stata scelta una tappa importante. Il corteo, infatti, si è fermato di fronte al Palazzo dell'Ex Tribunale dove una sala è stata dedicata alla memoria di Evelyn Okodua, giovane ragazza nigeriana, pestata e poi costretta a bere del cianuro. Il suo corpo esanime è stato abbandonato lungo il fiume Cesano. Le torture e le barbarie che ha subito le sono state inferte da quelle persone che volevano costringerla a prostituirsi lungo i viali a luci rosse della città di Senigallia. 

L'Apg23

In provincia di Ancona la Comunità papa Giovanni XXIII è presente con una casa di pronta accoglienza per vittime di tratta di diverse nazionalità, per lo più nigeriane, rumene, albanesi. Da diversi anni Marina Valenti, e don Aldo Buonaiuto, insieme ai volontari, garantiscono assistenza psicologica, legale e spirituale alle donne, attivando collaborazioni con servizi territoriali, associazioni, forze dell’ordine, gruppi e realtà parrocchiali. Dallo scorso anno è attiva la collaborazione con Caritas di Senigallia grazie al progetto Right way finanziato dall’Unione Europea. Don Oreste Benzi sin dal 1990 aveva a cuore il dramma della tratta, soprattutto nei riguardi delle donne e minori trafficate e sfruttate nell’industria della prostituzione. In Europa costituiscono oggi circa il 70% delle vittime della tratta.

Seguendo le sue orme la Comunità Papa Giovanni XXIII in 25 anni di attività di contrasto alla tratta ha liberato circa 5000 persone, operando attraverso Unità di strada in 12 Regioni. Considerando le persone aiutate anche attraverso la preziosa collaborazione con altri enti ed associazioni il numero di donne assistite in questi anni è salito almeno a 7000. Per celebrare il ricordo e l’impegno del sacerdote riminese la Fondazione Don Oreste Benzi ha indetto un premio internazionale, che per l’edizione 2020 è dedicato alla tratta degli esseri umani. Chiunque può inviare attraverso il sito www.fondazionedonorestebenzi.org segnalazioni e candidature di personalità, associazioni od enti che si siano particolarmente distinti per attività e opere di contrasto alla tratta, in particolare delle donne, coerenti con l’appello di Don Benzi: “Nessuna donna nasce prostituta!” Il termine ultimo per presentare le candidature è il 15 marzo 2020. 

La Comunità di don Benzi promuove la Campagna di sensibilizzazione Questo è il mio Corpo per chiedere al Parlamento che anche in Italia sia approvata una legge basata sul cosiddetto modello nordico, in cui i clienti sono considerati corresponsabili dello sfruttamento della condizione di vulnerabilità della donna e pertanto vengono sanzionati.

Manuela Petrini

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Manuela Petrini

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