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In Cattedrale la “Festa dei popoli”

La solennità dell'Epifania, il prossimo 6 gennaio, sarà l'occasione a Vicenza per celebrare la “Festa dei popoli” organizzata dall'Ufficio diocesano Migrantes. E' un momento di festa particolarmente atteso soprattutto dai migranti cattolici che vivono nella diocesi e che parteciperanno alla s. Messa celebrata nella Cattedrale dal vescovo mons. Beniamino Pizziol. Un'esplosione di suoni, canti e colori con i migranti che animeranno la celebrazione e offriranno doni tipici dei propri Paesi.

“Il tema della giornata – si legge sul sito della diocesi – richiama quello del Messaggio di Papa Francesco per la giornata Mondiale di preghiera per la Pace del 1° gennaio 'Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace' e anticiperà quello della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato” che sarà celebrata domenica 14 gennaio e sarà dedicata “ai quattro verbi indicati dallo stesso pontefice per far fronte al complesso fenomeno delle migrazioni: accogliere, promuovere, proteggere e integrare”. Dopo la celebrazione si terrà un momento di festa conviviale nel Palazzo delle Opere Sociali in Piazza Duomo.

“La Festa dei Popoli – spiega padre Michele De Salvia, responsabile Migrantes Vicenza – è ormai una bella consuetudine della nostra diocesi e ci ricorda la visita al Bambino Gesù da parte dei Magi, che il racconto biblico e la tradizione vogliono appartenenti a etnie diverse, a simboleggiare il superamento di ogni barriera culturale e razziale. Con questo momento vogliamo trasmettere dunque il volto di una Chiesa sempre più aperta e pronta al dialogo, dove si incontrano culture diverse, si vincono pregiudizi e si accorciano distanze, contribuendo così alla pace e alla coesione sociale. E questo è il lavoro svolto di settimana in settimana dai Centri pastorali per i migranti presenti in diocesi: un lavoro silenzioso, ma prezioso, che in questa occasione diventa visibile e motivo di festa. La Messa dell’Epifania vedrà la preghiera comune di tante famiglie appartenenti a popoli diversi. Ci auguriamo – conclude padre De Salvia – che ogni Eucarestia domenicale nelle nostre parrocchie possa vedere sempre più fianco a fianco fedeli di nazionalità diverse accomunati dalla fede comune in Cristo Gesù”.

La diocesi fornisce anche alcuni numeri sulle strutture dedicate ai migranti cattolici. Sono 16 i Centri pastorali operativi, due in più rispetto a un anno fa: 7 si trovano nel capoluogo e sono dedicati a filippini, ghanesi, nigeriani, romeni, srilankesi, latinoamericani e ucraini; 3 a Bassano del Grappa (per filippini, ghanesi, nigeriani, latinoamericani e ucraini), 2 a Schio (per ghanesi, nigeriani e romeni) e poi uno ad Arzignano (ghanesi), a Creazzo (per africani francofoni), a Chiampo (per ucraini) e a Valdagno (sempre per ucraini).

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