Diabolerie

Parigi, la notte di Champions diventa battaglia sugli Champs-Elysées

Una vera e propria notte di follia a Parigi, dove la prima finale di Champions League del Paris Saint-Germain ha avuto ripercussioni nefaste sull’umore degli ultras. Per la sconfitta forse, contro un Bayern Monaco capace di vincerle tutte nella strada verso Lisbona. Fatto sta che, dopo aver assistito per mesi alle marce dei Gilet gialli e alle follie dei black-bloc, gli Champs-Elysées tornano a essere teatro di escandescenza e violenze. Una guerriglia urbana, fra polizia e ultras, che hanno preso d’assalto i negozi, bruciato auto e lanciato oggetti contro le Forze dell’ordine. Scene simili anche nei pressi del Parco dei Principi, stadio del Psg, dove i poliziotti hanno lanciato lacrimogeni per disperdere la folla che voleva forzare gli ingressi.

Guerriglia a Parigi

Fotogrammi di una notte di sport già di per sé rinnovata nei propri connotati dall’emergenza coronavirus, trasformata poi in una deriva violenta del tutto inattesa. Già prima dell’incontro fra Bayern e Paris, tuttavia, si erano registrati alcune tensioni fra Forze dell’ordine e alcuni gruppi estremisti del tifo organizzato. La situazione, però, è degenerata subito dopo il fischio finale di Orsato, che ha assegnato la Champions ai tedeschi e decretato l’inizio del dolente dopo-finale nella capitale francese.

Lunga notte a Parigi

Sugli Champs-Elysées è tornato l’ordine soltanto attorno all’una di notte. La Prefettura, dopo aver sgombrato l’area, ha minacciato multe se qualcuno si sarebbe trovato nei paraggi di lì in poi. Nel frattempo, erano già stati eseguiti 148 arresti, dei quali la Polizia ha dato conto al termine dei tafferugli. Erano stati circa 5 mila i tifosi che avevano seguito la finale dallo Stadio dei Principi. Alcuni di loro sarebbero già stati in possesso di petardi e fumogeni. Alcune frange di tifosi senza biglietto, invece, avrebbero impegnato i cordoni di Polizia già durante il match, cercando comunque di entrare allo stadio.

DM

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