Curiosità

Baldassarre Castiglione: l’influencer del ‘500

Per il V° centenario della morte di Raffaello, Urbino, città natale del pittore e di adozione di Baldassarre, onora entrambi con la mostra “Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della civiltà di corte”, curata da Vittorio Sgarbi e Elisabetta Soletti. La mostra racconta, in modo del tutto originale, negli spazi delle Sale del Castellare del Palazzo  Ducale di Urbino, la vicenda dell’umanista e il suo rapporto speciale con Raffaello, le arti e il senso profondo della corte di Urbino. 

La grande amicizia

Baldassarre Castiglione aveva 37 anni quando posò, davanti a Raffaello, per il ritratto custodito al Louvre, prestato alla grande mostra di Raffaello a Roma presso le Scuderie del Quirinale e visibile in questa mostra riprodotto da Factum Studio. Rappresenta, indubbiamente, uno dei migliori ritratti maschili di sempre, “Uno dei migliori caballeros del mondo” come sembra lo abbia definito l’Imperatore Carlo V, indossa con gran classe un’elegante giubba nera con le maniche di pelliccia grigio chiaro e un imponente cappello nero gli orna il volto. La barba folta gli accarezza la candida camicia, mentre i suoi occhi celesti esprimono una grande serenità d’animo. il ritratto venne dipinto da Raffaello a Roma dove Castiglione era giunto nel 1513 in qualità di agente del duca di Urbino. I due uomini, quasi coetanei, si frequentavano e si conoscevano già a Urbino dove il grande pittore aveva iniziato la sua avventura umana e artistica. Poi, nella Roma colta del tempo, la loro amicizia si consolidò grazie ai comuni progetti e alle eguali ambizioni. Avevano scritto, a quattro mani, una lettera rivolta al Papa per porre l’accento sulla necessità della tutela dei monumenti della Roma imperiale.

La mostra

Il percorso della mostra è una sorta di messa in scena del Cortegiano, l’opera più nota di Castiglione. Stampata nel 1528, venne tradotta nelle principali lingue dell’epoca e fornì il modello di comportamento a ogni europeo colto almeno fino alla fine del secolo successivo. Venne letto in ogni corte, in ogni palazzo ma anche ogni semplice casa in cui si volevano apprendere le buone maniere. Oltre a dettare le qualità che sono necessarie alla persona, il linguaggio da adoperare, in due capitoli dedicati alla moda fornisce consigli utili. Le sette sezioni della mostra sono fitte di opere importanti che, rievocando la raffinata corte di uno Stato che pur se di piccole dimensioni fu il laboratorio culturale del Rinascimento, sono utili a dare la dimensione dell’epoca raccontata. La figura di Castiglione, come ben evidenzia questa mostra, fu quella di intellettuale finissimo, vicino non solo a Raffaello ma anche a grandi artisti, scrittori, intellettuali, regnanti e papi. Un attento uomo politico, che seppe muoversi in un periodo storico fortemente complesso.

Giulia Ficarola

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