In un periodo in cui circolano solo brutte notizie, legate in particolar modo alla diffusione del coronavirus in 91 Paesi nel mondo e ai decessi causati dalla “polmonite cinese“, quando arriva una buona notizia – che a tratti ha il sapore di un miracolo – è d’obbligo diffonderla.
Dopo una settimana di cure e due di quarantena, un nonnino di 101 anni è stato dichiarato guarito dalla polmonite da coronavirus. Stiamo parlando di Nonno Zhou, il più anziano paziente in Cina a guarire dalla sindrome. E questo, a dispetto delle statistiche che hanno certificato che il tasso di mortalità causato dal virus aumenta con il crescere dell’età. Il “molto energico” nonno Zhou, come raccontano i media, durante la sua degenza nel terzo ospedale di Wuhan, ha sempre mangiato da solo, curava la sua igiene in autonomia e, con il sostegno del suo bastone, andava a prendere l’acqua calda. Inoltre, non ha mai smesso di fare esercizio fisico.
L’unica preoccupazione per il nonno da record era quello di tornare il prima possibile dalla sua sposa, 98 anni. “Devo prendermi cura di lei”, ripeteva alle infermiere che lo assistevano. Quando l’amore è più forte della malattia.
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