Curiosità

Il telescopio Hubble compie 30 anni: il regalo lo fa lui ai “terrestri”

Era il 24 aprile 1990 quando, da un progetto comune della Nasa e dell’Esa (l’agenzia spaziale europea), il telescopio spaziale Hubble veniva lanciato nello spazio. Posto agli estremi dell’atmosfera terrestre, a circa 500 chilometri di altezza in orbita intorno alla Terra, Hubble iniziava la sua onorata carriera. In quasi trenta anni di attività, Hubble è stato capace di regalarci foto emozionanti: la sua è una posizione privilegiata, infatti, trovandosi al di fuori dell’atmosfera, le immagini non vengono distorte e le radiazione elettromagnetiche non vengono filtrate.

La stella binaria Eta Carinae

Il regalo di Hubble ai terrestri

In occasione del suo compleanno, Hubble ha deciso di fare un regalo molto speciale ad ognuno di noi: uno scatto dello spazio effettuato nel giorno del nostro compleanno. Come fare per vederlo? Basta collegarsi a questo link, inserire il proprio mese e giorno di nascita e in pochi secondi comparirà una delle splendide immagini scattate da Hubble. Il sistema non chiede di inserire l’annodi nascita che viene scelto in base alle immagini presenti in archivio. Questa iniziativa è diventata immediatamente virale, tra gli apprezzamenti dei più appassionati.

La foto più emozionante di Hubble

Una delle foto più belle ed emozionanti che Hubble abbia mai scattato – considerata una delle dieci migliori foto scattate dal telescopio – è quella che ritrae i Pilastri della creazione, tre “torri” di gas nella Nebulosa dell’Aquila, tecnicamente detta Messier 16. La prima volta che venne immortalata fu nel 1995 e poi a gennaio del 2015, a distanza di 20 anni. Grazie ai nuovi strumenti istallati a bordo, come la Wide Field Camera 3 operativa dal 2009, si sono potuti ottenere maggiori dettagli di questa struttura. I Pilastri sono tre strutture molto dense di gas e polveri situate nel bordo sudorientale della nebulosa; sono state create dall’azione del vento stellare delle stelle giganti dell’ammasso aperto centrale. Si pensa che le sue aree oscure siano associate a protostelle o comunque ad oggetti stellari giovani. La struttura a “pilastri” ricorda altre strutture simili, come quella della grande area di formazione stellare in Cassiopea nota con la designazione W5 e soprannominata “Montagne della Creazione”.

La nebulosa del granchio meridionale
Manuela Petrini

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