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Un’invenzione per salvare l’ambiente. L’urgenza di digitalizzare le aziende

Economia 4.0 e ambiente hi tech. Due strade verso la società digitalizzata. Recuperare energia ambientale attraverso materiali innovativi e sostenibili. È questa l’idea con cui Giacomo Clementi, originario di Montone, nel perugino, ha vinto il “Grand Prix I-PhD“. Un premio nazionale dedicato a progetti innovativi e ad alto impatto tecnologico. Clementi ha 32 anni. Una laurea specialistica in fisica. Ottenuta all’Università di Perugia. E alle spalle un contratto di un anno e mezzo come borsista del Cnr.

Energia per l’ambiente

Al Consiglio nazionale delle ricerche Clementi ha lavorato sul recupero di energia. Ambito in cui si è specializzato. In Italia non si è aperta nessuna porta. Mentre in Francia il giovane fisico perugino è riuscito ad accedere ad alcuni fondi. Stanziati dall’Unione Europea. Per promuovere la mobilità internazionale dei ricercatori. E la ricerca scientifica. Finito il dottorato, insieme ai suoi colleghi, ha brevettato un modo per utilizzare nei traporti dispositivi innovativi. In varie applicazioni “green“.

A difesa dell’ambiente

Clementi ha concluso il dottorato nel novembre 2020. Al’Istituto Femto-St. Nella regione della Borgogna-Franca Contea. Dove è tuttora ricercatore. “Insieme al mio team di lavoro, mi sono occupato di individuare dei materiali. In grado di recuperare energia. Sfruttando le vibrazioni. Applicando questo meccanismo all’automotive– racconta Clementi-. Si tratta di materiali piezoelettrici. Capaci di convertire l’energia meccanica delle vibrazioni in energia elettrica. L’idea è quella di realizzare dei sensori autosufficienti. Da impiegare nei veicoli. Riducendo il cablaggio interno“. Aggiunge il fisico: “Il premio include sia un finanziamento da parte della Bpi. La banca pubblica francese degli investimenti. Sia il supporto per lanciare una startup. Attraverso consulenze. Laboratori. Incontri con esperti di settore. Adesso siamo nella fase di sviluppo della startup. Stiamo cercando degli investitori interessati. Speriamo di riuscire a lanciarla. Entro il prossimo anno“.

Start up “green”

Il risultato? Meno spese nella realizzazione dei cablaggi. E complessità di progettazione. Ma soprattutto veicoli più leggeri. Meno carburante richiesto. E quindi meno emissioni. Materiali di questo tipo già esistono. Ma spesso contengono elementi tossici come il piombo. Mentre Clementi ha invece individuato dei materiali ecosostenibili. Una vera e propria innovazione nel settore dei trasporti. L’idea è stata considerata talmente originale da meritare il Grand Prix i-PhD. Il premio prevede un vero e proprio percorso di accompagnamento verso la nascita di una startup.

Bandi Cciaa

Ecco intanto nella capitale un’altra occasione per far compiere il salto digitale all’imprenditoria. Sostenere la competitività e la crescita del sistema produttivo. Promuovere la transizione digitale delle piccole e medie imprese (Pmi). Questo lo scopo di due bandi della Camera di Commercio di Roma. Della Regione Lazio. E del sistema camerale laziale. I due avvisi pubblici mettono a disposizione delle imprese del Lazio complessivamente 12,5 milioni di euro. Di cui 10 milioni di euro della Regione. E 2,5 della Camera di Commercio di Roma, presieduta da Lorenzo Tagliavanti. Sono destinati, il primo, a sostenere gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi). In tecnologie e formazione. Capaci di accelerare la loro digitalizzazione. E il loro sviluppo in chiave innovativa e sostenibile. Il secondo, ad aiutare le imprese (Mpmi) del territorio a prendere consapevolezza. Delle proprie necessità digitali. Grazie a un’analisi specifica dei loro fabbisogni.

Diagnosi digitali

Per realizzare le diagnosi digitali le imprese possono rivolgersi a “digital innovation hub”. E ad altri soggetti qualificati. Attraverso processi di selezione nazionali ed europei. E presenti sul sito https://www.atlantei40.it/. Oppure a manager dell’innovazione. Iscritti nell’apposito elenco previsto dal ministero per lo Sviluppo economico (Mise). O ad altri soggetti. In grado di garantire adeguata professionalità e indipendenza. E che siano persone giuridiche. Abbiano realizzato negli ultimi tre anni almeno 10 servizi di diagnosi digitale per conto di imprese. Per un fatturato complessivo di almeno 200 mila euro. E non siano controllate, direttamente o indirettamente, da imprese fornitrici di hardware, software o soluzioni digitali.

Voucher digitali

Il primo bando si chiama “Voucher Digitali Impresa 4.0 anno 2021”. E  punta a sostenere e incentivare gli investimenti. Effettuati dalle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici. Per l’adozione di tecnologie e strumenti digitali. Lo stanziamento complessivo è di 7,5 milioni di euro. Dei quali 5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio. E destinati alle imprese dell’intero territorio regionale. E 2,5 milioni dalla Camera di Commercio di Roma (cui spetta la gestione complessiva dei bandi). Destinati esclusivamente alle imprese di Roma e provincia.

 

 

Giacomo Galeazzi

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