“La pace va cercata tramite una soluzione ‘regionale’ e comprensiva, che non trascuri gli interessi di nessuna delle parti, tramite il dialogo e non con scelte unilaterali imposte con la forza”. Lo ha dichiarato padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, riferendo gli argomenti trattati oggi dai rappresentanti pontifici in Medio Oriente. Durante la riunione di questa mattina mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, ha compiuto “una presentazione generale sulla situazione politica in Medio Oriente e sui principi ispiratori dell’azione della Santa Sede, rilevando le ripercussioni a livello globale di quanto accade nella Regione”.
Il prelato, in riferimento al fenomeno del terrorismo, ha ribadito “l’importanza di combattere il fondamentalismo che ne sta alla base. Un ruolo importante dovrebbe essere svolto dai leader religiosi, favorendo il dialogo interreligioso e in particolare la collaborazione di tutti per il bene della società”. Una delle questioni fondamentali è “la protezione e il rispetto dei cristiani e degli altri gruppi minoritari come cittadini a pieno titolo, e dei diritti umani, in particolare quello della libertà religiosa”.
Nel corso della giornata sono state presentate diverse relazioni: sul conflitto israelo-palestinese e la presenza dei cristiani in Terra Santa, sui rapporti della Chiesa cattolica con le altre Chiese e le confessioni cristiane in Medio Oriente, sul ruolo della Chiesa di fronte al dramma dei profughi e nella promozione della giustizia e della pace. E’ stato riscontrato che la soluzione dello scontro tra Israele e Palestina, ancora irrisolto dopo tanti anni, risulta “centrale” per la stabilizzazione dell’intera area.
“Al riguardo – ha spiegato padre Lombardi – si erano aperte speranze di pace con il pellegrinaggio del Santo Padre in Terra Santa ed il successivo incontro di preghiera in Vaticano. Il recente conflitto a Gaza ricorda che la situazione è grave e difficile, ma bisogna rinnovare gli sforzi diplomatici per una soluzione giusta e duratura che rispetti i diritti di ambedue le parti in conflitto”. Domani, ha concluso padre Lombardi, è prevista la celebrazione della Messa nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, “seguita da uno scambio di idee in vista delle conclusioni e indicazioni operative, frutto di questi giorni di studio e di riflessione”.
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