Lo scorso mese funzionari libici avrebbero scoperto dozzine di cadaveri all'interno di una fossa comune utilizzata dallo Stato islamico, secondo quanto riportato da Catholic News Agency. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di una fattoria vicino Sirte, città costiera controllata dall'Isis fino al dicembre 2016. I corpi senza vita dovrebbero appartenere a 34 copti etiopi uccisi dai jihadisti dell'Isis nel 2015. Il Ministero dell'Interno ha annunciato che saranno rimandati in Etiopia, per concedere una degna sepoltura.
Secondo il quotidiano Libyan Express, un video di propaganda pubblicato sui social media ad aprile 2015 mostrava membri dello Stato islamico intenti ad uccidere e decapitare i cristiani etiopi, che indossavano tute arancioni, su una spiaggia. I cristiani provenienti dall'Etiopia erano immigrati in Libia per cercare lavoro, secondo quanto riferisce International Christian Concern. Il fatto del 2015 è accaduto pochi mesi dopo che i membri dello Stato islamico hanno giustiziato un gruppo di quasi due dozzine di altri cristiani copti; una fossa comune contenente i loro corpi è stata trovata lo scorso ottobre.
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