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Moschea al posto di un negozio: è rivolta popolare

La presenza di moschee in territorio italiano continua a far discutere. Stavolta le polemiche investono il quartiere di Barriera, periferia nord di Torino. Qui i vecchi negozi, per via della crisi galoppante, hanno abbassato le saracinesche, che sempre più spesso vengono rialzate da esercizi “halal” (rivenditori di prodotti coerenti con i precetti islamici, ndr) e centri culturali che, in realtà, si rivelano vere e proprie moschee abusive. “Già in passato, qui – ricorda La Stampa – vennero alzate le barricate contro l’apertura di nuovi centri di preghiera. La prima volta, nel 2011, in via Urbino, e pure qualche mese fa in via Leinì”.

La denuncia di Fratelli d'Italia

La storia starebbe ora per ripetersi. “Molti cittadini – spiegano Maurizio Marrone e Valerio Lomanto, rispettivamente dirigente nazionale e capogruppo in Circoscrizione 6 di Fratelli d’Italia – ci hanno chiamati, preoccupati dalla notizia che in via Porpora 21 possa davvero aprire una moschea, a pochi chilometri da quella già presente in via Botticelli”. I lavori sono in corso già da mesi. “Ci vogliono fregare parlando di un centro islamico, ma la verità è che l’autofficina diventerà una moschea”, spiegano i due militanti di FdI. Sulle barricate anche Augusta Monteruli, deputata di Fratelli d'Italia torinese doc, che sul proprio profilo Facebook posta il link di una petizione in cui si afferma che il Comune di Torino aveva garantito che nel quartiere Barriera non sarebbero sorte nuove moschee, pertanto – si legge – “con questa raccolta firme vogliamo ribadire con forza la nostra contrarietà a questa apertura. Non permetteremo al Sindaco Appendino di fare spallucce fingendo di scoprire l'apertura della mosche a giochi fatti”. E poi ancora: “Intendiamo impedire che nelle periferie torinesi l'Islam prenda piede aprendo silenziosamente nuovi centri di culto al di fuori di ogni controllo e senza che i residenti del territorio ne siano informati”.

Il convegno odierno

La questione appassiona i torinesi. Oggi alle 15, nella Sala Colonne di Cascina Marchesa in Corso Vercelli 141, nel capoluogo piemontese, si tiene il convegno dal titolo “Moschee e illegalità”: una riflessione a tutto campo sul mondo islamico, l’edilizia di culto ed i problemi ad essa connessi. Presenti, come relatori, Mario Borghezio (eurodeputato della Lega), lo psichiatra e scrittore Alessandro Meluzzi, la scrittrice e medico Silvana De Mari, il dirigente nazionale di FdI Maurizio Marrone, il blogger Luca Donadel, lo scrittore Carlo Maria Manetti. Il dibattito sarà moderato da Armando Manocchia.

redazione

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