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LA GRANDE RIFORMA DI BERGOGLIO SULLA COMUNICAZIONE

Altra invenzione di Papa Francesco: con una Motu Proprio ha creato un nuovo dicastero della Curia romana, è la Segreteria per la Comunicazione, organismo nel quale confluiranno Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Sala Stampa della Santa Sede, Servizio Internet Vaticano, Radio Vaticana, Servizio Fotografico, Libreria Editrice Vaticana. Il Prefetto della neonata Segreteria per la Comunicazione sarà mons. Dario Edoardo Viganò, già direttore del Centro Televisivo Vaticano.

L’obiettivo è il “risanamento” e “riorganizzazione” nel senso di una integrazione dei media vaticani, perché “l’attuale contesto comunicativo, caratterizzato dalla presenza e dallo sviluppo dei media digitali, dai fattori della convergenze e dell’interattività, richiede un ripensamento del sistema informativo della Santa Sede”. Scrive così Papa Francesco nelle righe iniziali del suo Motu Proprio, spieganzo le ragioni della riforma del comparto mediatico.

Il Motu proprio tira le fila di un lungo lavoro di progettazione e riforma iniziato un anno fa e portato a termine dalla Commissione dei Media Vaticani, istituita il 30 Aprile scorso. La volontà di Francesco è che tale riorganizzazione, “valorizzando quanto nella storia si è sviluppato all’interno dell’assetto della comunicazione della Sede Apostolica, proceda decisamente – scrive – verso una integrazione e gestione unitaria”. Con la nuova “Segreteria per la Comunicazione”, conclude il Papa, “il sistema comunicativo della Santa Sede risponderà sempre meglio alle esigenze della missione della Chiesa”.

A dirigere la nuova struttura, Papa Francesco ha chiamato mons. Dario Edoardo Viganò, direttore del Ctv, che sarà coadiuvato dal segretario, mons. Lucio Adrian Ruiz, capo ufficio del Servizio Internet Vaticano. Il direttore generale sarà Paolo Nusiner, direttore generale di Avvenire, Nuova Editoriale Italiana, e vicedirettore Giacomo Ghisani, responsabile delle Relazioni Internazionali e Affari Legali della Radio Vaticana e membro del Consiglio di Amministrazione del Centro Televisivo Vaticano.

Andando nel dettaglio, il primo dei quattro articoli del Motu Proprio stabilisce “nei tempi stabiliti” confluiranno nella nuova Segreteria il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, la Sala Stampa della Santa Sede, il Servizio Internet Vaticano, la Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, L’Osservatore Romano, la Tipografia Vaticana, il Servizio Fotografico e la Libreria Editrice Vaticana. Tutti questi organismi con l’entrata in vigore delMotu Proprio dovranno, afferma l’art. 2, “proseguire nelle attività proprie, attenendosi, però, alle indicazioni date dalla Segreteria per la Comunicazione”. L’art. 3 afferma che il nuovo dicastero, “in accordo con la Segreteria di Stato, assumerà il sito web istituzionale della Santa Sede “vatican.va” e il servizio Twitter del Sommo Pontefice “@pontifex”. L’ultimo articolo, fissando al 29 giugno 2015 l’inizio delle funzioni della Segreteria per la Comunicazione, indica anche come sua sede provvisoria Palazzo Pio, che ospita le redazioni e gli uffici della Radio Vaticana.

 

Claudia Gennari

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