Indonesia: i cattolici di Misereor al servizio di cristiani e musulmani

Rafforzare “l’unità nella diversità” in Indonesia, promuovendo progetti concreti che migliorano la vita della Nazione e dei cittadini. E’ questo uno dei propositi di Misereor, l’Organizzazione per lo sviluppo cooperativo della Conferenza episcopale tedesca, che da 50 anni sostiene idee e iniziative, senza distinzioni etniche o confessionali, nello Stato asiatico.

L’associazione ha contribuito alla realizzazione di numerosi progetti anche in chiave “democratica” collaborando con diverse Ong senza distinzioni o favoritismi. I cattolici, appena il 3% nello Stato musulmano più popoloso al mondo, sono parte attiva e integrata della società, come dimostrato con il determinante contributo offerto nella drammatica alluvione del 2013.
Il responsabile di Misereor Indonesia, Ulirch Dornberg, nel corso di una due giorni di conferenza dell’organizzazione tenutasi nell’isola di Bali ha spiegato che l’associazione è a favore di tutti gli esseri umani nel bisogno “senza distinzioni di razza, sesso, religione e nazionalità”. All’incontro erano presenti sacerdoti, laici cattolici e personalità del mondo musulmano, fra cui donne con indosso il tradizionale hijab, e rappresentanti di associazioni pro diritti umani con base a Jakarta.
Obiettivo dell’ente tedesco è anche quello di garantire un futuro migliore agli agricoltori delle aree più remote dell’arcipelago, incoraggiare programmi di sensibilizzazione ambientale, piani educativi e campagne contro lo sfruttamento minerario in aree protette o sensibili. Tra le varie realtà che collaborano da tempo con la Misereor vi è la Caritas, in prima linea nella lotta contro il traffico di vite umane e nell’opera di assistenza alle vittime di calamità naturali, in particolare terremoti, alluvioni e frane.