“Il suo sacrificio sia seme di una rinnovata coscienza missionaria nelle nostre comunità”. Così mons. Rocco Pennacchio, presidente della Commissione missionaria della Conferenza episcopale delle Marche, commemorando padre Matteo Pettinari, missionario della Consolata, morto in un incidente stradale in Costa d’Avorio, dove era missionario da tempo.
Pettinari, 42 anni, era originario di Chiaravalle (Ancona). di Il Papa lo ha ricordato nel Regina Caeli di domenica 21 aprile quale “missionario instancabile” che “ha lasciato una grande testimonianza di generoso servizio”.
“Sono addolorato per quello che è accaduto a padre Matteo. In questo momento, ricordo il suo grande impegno missionario che lo ha portato a donarsi completamente agli altri. Il suo sacrificio sia seme di una rinnovata coscienza missionaria nelle nostre comunità. Mi unisco nel dolore alla diocesi di Senigallia e alla sua comunità in Costa d’Avorio”.
Così mons. Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo e presidente della Commissione missionaria della Conferenza episcopale delle Marche (Missio Marche), ha commentato la morte di padre Matteo Pettinari, missionario della Consolata, avvenuta nei giorni scorsi in Costa d’Avorio, a causa di un incidente stradale.
Originario di Monte San Vito (Ancona), padre Pettinari – viene ricordato in una nota di Missio Marche – aveva 17 anni di professione religiosa nell’Ordine dei Missionari della Consolata, e 13 di sacerdozio. Ha trascorso la maggior parte della sua vita missionaria in Costa d’Avorio, in particolare a Sogo, San Pedro e Dianra Village.
Dal 2022 al 2024 è stato superiore delegato dei Missionari della Consolata, con sede a Dianra, dove ha contribuito in modo determinante alla costruzione di una chiesa, utilizzando materiali locali e con la partecipazione della popolazione. L’intera commissione Missio delle Marche – conclude la nota – ha espresso le più sentite condoglianze ai parenti e alla famiglia di padre Pettinari.
“Con dolore ho appreso la notizia della morte in un incidente di padre Matteo Pettinari, giovane missionario della Consolata in Costa d’Avorio, conosciuto come il missionario instancabile, che ha lasciato una grande testimonianza di generoso servizio. Preghiamo per la sua anima”, aveva detto papa Francesco alla recita del Regina Caeli.
Fonte: AgenSIR
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