“La società italiana è sempre più plurale e multiforme, ma la storia da cui veniamo è un dato immodificabile”. Avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica “non è una dichiarazione di appartenenza religiosa, né pretende di condizionare la coscienza di qualcuno, ma esprime solo la richiesta alla scuola di voler essere istruiti anche sui contenuti della religione cattolica che costituisce una chiave di lettura fondamentale della realtà in cui noi tutti oggi viviamo”.
Si legge ancora nel Messaggio “il mondo si sta trasformando sempre più velocemente, i conflitti e le contrapposizioni diventano sempre più drammatici e anche la società italiana è diventata sempre più plurale e multiforme”, ma la sua storia non si può cambiare e “le tracce che in essa ha lasciato e continua ad offrire la Chiesa costituiscono un contributo evidente ed efficace per la crescita della società di tutti”.
Infine dalla Presidenza della Cei la garanzia che “se vorrete avvalervi dell’opportunità offerta dall’insegnamento della religione cattolica, sappiate inoltre che potrete trovare negli insegnanti delle persone professionalmente molto qualificate, ma anche testimoni credibili, capaci di cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni persona, accompagnando ciascuno nel suo personale ed autonomo percorso di crescita”.
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