“Il tasso di sfruttamento sessuale minorile in Tunisia è aumentato dell’80,6% nel 2020 rispetto al 2019″. Lo ha affermato la presidente dell’Autorità nazionale per la lotta alla tratta di persone (INLTP), Raoudha Laabidi, preannunciando alcuni dati contenuti nel rapporto annuale dell’Autorità che sarà pubblicato alla fine di agosto.
L’Inltp ha registrato dati allarmanti sullo sfruttamento sessuale dei bambini nel 2020, ha annunciato Laabidi, denunciando il ritardo delle autorità governative nell’affrontare la tematica dei reati contro l’infanzia.
“Durante il periodo di lockdown nel 2020, diversi bambini sono stati sfruttati da reti di criminali che agiscono sul web e commettono reati nei loro confronti su internet”, ha affermato la presidente mettendo in allarme sulla proliferazione del fenomeno della vendita di bambini in Tunisia attraverso i social media, aumentato del 60,2% nel 2020 rispetto al 2019.
“Questi bambini vengono venduti non solo da madri single, ma anche da famiglie coinvolte in questi reati”, ha rimarcato Laabidi, condannando le condizioni di lavoro dei delegati per la protezione dell’infanzia e delle squadre di sicurezza specializzate, che a suo avviso, non dispongono delle risorse materiali per intervenire. La presidente dell’Autorità tunisina per la lotta alla tratta di persone ha invitato tutti a unire le forze per porre fine a questo pericoloso fenomeno, sottolineando che i bambini sono gravemente minacciati in Tunisia.
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