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Sindaco di Milano: “Il momento critico sarà ottobre. Conte rafforzi il governo”

“Se dovessi dare un consiglio al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, posto che oggi non vedo alternative a questo governo, è che deve rafforzare il suo sistema- afferma a Radio 24 il sindaco di Milano, Giuseppe Sala-. La collaborazione tra tecnici e politici funziona per un breve periodo. Non voglio apparire irrispettoso ma non è che la compagine ministeriale non possa essere rivista. Non lo chiamerei tanto un rimpasto, ma dico a Conte di fare una riflessione se quando il vento sarà forte e le difficoltà saranno grandi non avrà bisogno di avere davvero i migliori italiani al suo fianco“. Questo, aggiunge Sala, è il momento in cui “c’è dibattito e ci sono polemiche e il nostro governo sta cercando di fare quello che può: al momento secondo me è valida l’azione di governo e anche Conte per quello che ci aspettavamo e per l’esperienza che ha dovuto maturare in fretta non si è mosso male“.

Mese critico

Prosegue Sala: “La mia preoccupazione è per quello che succederà più avanti, in particolare segnalo che il mese critico per l’Italia sarà ottobre, perché entreremo nell’autunno caldo. E’ il momento in cui è possibile che le agenzie di rating facciano un downgrade del Paese, esploda spread, il momento difficilissimo per l’Italia sarà quello”.  Intanto, osserva il sindaco di Milano, “ieri è stata la prima giornata sufficientemente ordinata, ora però i nodi vengono al pettine: i negozi di abbigliamento mi pare abbiano iniziato a lavorare bene, la difficoltà è nei ristoranti che con le regole che devono applicare sono in grande difficoltà, sono la parte che farà più fatica”. Secondo Sala è “andata bene anche la parte relativa al trasporto pubblico, noi stiamo favorendo le biciclette e vogliamo usare questo periodo per sperimentare nuove modalità di muoversi: so che questo rende felici tanti e scatena un po’ di polemiche da parte degli automobilisti, li capisco ma le grandi città del mondo stanno andando in questa direzione e Milano ci deve provare, questo è un test“.

Punti di attenzione

“Al momento non ci sono segnali che ci fanno dire che la situazione è peggiorata ma nel dialogo con prefetto e questore questo è uno dei punti di attenzione, la mafia sta anche nelle grandi città e siamo molto attenti su questo tema”, evidenzia parlando a Radio 24 delle difficoltà economiche dei commercianti dopo la crisi Covid e del rischio di infiltrazione della criminalità organizzata negli affari della città in questo momento delicato. “Per ora non abbiamo segnali che ci fanno dire che la situazione è peggiorata ma il problema c’è e non possiamo negarlo: Chi ha il coraggio di dire che la mafia al nord non c’è è un folle. E’ chiaro che la mafia c’è anche al nord e va fronteggiata”. Inoltre “Milano oggi potrebbe indebitarsi per fare fronte alle necessità dei suoi cittadini ma le regole non lo permettono e le regole vanno cambiate. Io non voglio tagliare nessun servizio, ne stiamo discutendo con il governo”, sottolinea il primo cittadino del capoluogo lombardo riguardo ai problemi di bilancio del Comune dopo l’emergenza Covid.

Milano, piazza Duomo

Famiglie in difficoltà

La preoccupazione di Sala è che, “come ampiamente previsto, andiamo verso una crisi economica e sociale profonda, inizieranno le manifestazioni in piazza e le difficoltà di tante famiglie, la mia opera si concentrerà lì. Noi abbiamo un debito che prima delle pandemia era ridotto del 10%, di 3,3 miliardi, e abbiamo un patrimonio che vale anche di più, potremmo quindi prendere debito con facilità ma le regole permettono di farlo per gli investimenti e non per la spesa corrente. Ma io non voglio tagliare i servizi perché non è giusto“. E “intendiamo aprire dal 15 giugno, quando finiscono le scuole, la summer school dedicata ai bambini che hanno genitori entrambi al lavoro: c’è il tema delle sanificazioni su cui ci si divide e quello delle protezioni personali ma se si useranno spazi all’aperto e si metterà in campo una collaborazione alla milanese con oratori e associazioni ospiteremo non tutti i bambini di Milano ma quelli che hanno padre e madre al lavoro. Penso che ce la faremo e con i medici stiamo mettendo a punto un protocollo per la sicurezza delle famiglie“.

Gianluca Franco

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