La festa può attendere. Niente scudetto, con la Juve che “brucia” il primo match point della stagione. A Udine i bianconeri non sfruttano il mezzo passo falso dell’Inter, bloccata ieri in casa dalla Fiorentina, per mettere le mani sullo scudetto con tre giornate di anticipo. Vince l’Udinese in un finale tutto friulano. Serviva una vittoria ed invece è arrivata una sconfitta che non cambierà il corso della storia di questo campionato, ma chiarisce che questa Juve è un po’ sulle gambe, senza idee.
Prima frazione, giocata con giudizio e intraprendenza. Il vantaggio lo firma De Ligt che anticipa Okaka e dal limite scarica un destro che finisce all’angolino. Tutto fatto? Manco per idea perché a inizio ripresa arriva il pari di Nestorovski. La squadra di Gotti ha avuto la lucidità di continuare a macinare il suo gioco anche dopo lo 0-1. Dopo il gol del pari, la Juventus ha provato a cambiare le carte in tavola. Sarri ha inserito Matuidi, Douglas Costa e Cuadrado ma l’Udinese ha avuto il merito di tenere bene il campo e ha chiuso in crescendo la partita trovando nel finale anche il gol del sorpasso con Fofana: per la Juventus festa Scudetto rimandata, per l’Udinese adesso la salvezza è molto più vicina.
Meriti dell’Udinese tanti, demeriti bainconeri altrettanti perché nella ripresa la Juve è sparita dal campo. Timida, impacciata, fino al gol del sorpasso friulano che condanna la Juve a dover aspettare altre tre giorni per festeggiare il nono titolo. Il vantaggio sull’Atalanta, a tre dalla fine, è sempre di +6, per cui a Sarri basterà battere domenica la Samp allo Stadium per fare festa. Quella intanto l’ha fatta l’Udinese che con questi tre punti si avvicina a grandi falcate verso la permanenza nella massima serie. Per la Juve, un’altra brutta figura, un’altra notte da bella addormentata nel bosco. E’ vero che non cambia nulla per il titolo, ma perdere così, soprattutto con una ripresa anonima, fa riflettere. Intanto, la Lazio blinda l’accesso alla prossima Champions League grazie al successo in rimonta sul Cagilari: al vantaggio di Simeone replicano Milinkovic-Savic e Immobile. E i biancocelesti festeggiano il ritorno nell’Europa dei grandi.
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