Scontri nelle strade del Perù dopo la destituzione dell’ex presidente Pedro Castillo. I morti sono saliti a sette, tutti colpiti da arma da fuoco. Due sono minorenni. Castillo era stato eletto presidente il 20 luglio del 2021.
L’Ufficio del Difensore del popolo del Perù ha reso noto stanotte che i morti negli scontri in corso dopo la destituzione dell’ex presidente Pedro Castillo sono saliti a sette, accompagnati da un grande numero di feriti sia fra i manifestanti che fra gli agenti di polizia.
Sei persone, fra cui due minorenni, segnala la radio Rpp di Lima, sono morti negli incidenti avvenuti nella regione di Apurimaci (nell’aeroporto di Huancabamba e a Chincheros) e una ad Arequipa. Secondo questo Ufficio, non vi sono dubbi che tutti i decessi siano stati causati da colpi d’arma da fuoco sparati durante gli scontri di piazza. Di fronte a questa difficile situazione, il governo ha ufficializzato l’introduzione per 60 giorni dello stato di emergenza nella regione di Apurímac, Arequipa e Ica, con una limitazione dei diritti costituzionali della popolazione.
Fonte: Ansa
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