Questa mattina Francesco ha ricevuto in udienza i membri del consiglio amministrativo dei Cavalieri di Colombo in occasione dell’annuale pellegrinaggio a Roma e nella celebrazione del centenario della nascita della fondazione.
“Cari amici, vi do un caloroso benvenuto in occasione del vostro pellegrinaggio a Roma, nell’anno che segna il centenario dell’attività caritativa dei Cavalieri di Colombo in questa città- afferma Jorge Mario Bergoglio-. Infatti, è passato un secolo da quando il mio predecessore Benedetto XV invitò i Cavalieri di Colombo a provvedere aiuti umanitari ai giovani e ad altre persone a Roma a seguito del primo terribile conflitto mondiale”. I Cavalieri “risposero con generosità, fondando centri sportivi per la gioventù che rapidamente divennero luoghi per l’istruzione, la catechesi e la distribuzione di cibo e di altri beni essenziali, tanto necessari a quel tempo”. In questo modo, evidenzia il Pontefice, “il vostro ordine si dimostrò fedele all’ideale del fondatore, il Venerabile Michael McGivney, il quale fu ispirato dai principi della carità cristiana e della fraternità ad assistere i più bisognosi“.
Oggi “i Cavalieri di Colombo proseguono la loro opera di carità evangelica e fraternità in vari settori”. Francesco pensa, in particolare, “alla vostra fedele testimonianza nei riguardi della sacralità e della dignità della vita umana, sia a livello locale che nazionale”, evidenzia il Papa. E “questa convinzione vi ha anche condotto a sostenere, sia materialmente che spiritualmente, le comunità cristiane del Medio Oriente che stanno patendo gli effetti della violenza, della guerra e della povertà”.
“Vi ringrazio, perché vedete nel fratello e nella sorella perseguitati e sfollati di quella regione il vostro prossimo, per il quale siete un segno dell’infinito amore di Dio– afferma il Pontefice-. Dalla loro fondazione, i Cavalieri di Colombo hanno dimostrato incondizionata devozione al Successore di Pietro. La creazione del Fondo Vicarius Christi è una testimonianza di ciò, così come il desiderio di partecipare alla sollecitudine del Papa per tutte le Chiese e alla sua missione universale di carità”. E, prosegue Jorge Mario Bergoglio, “nel nostro mondo, segnato da divisioni e disuguaglianze, il vostro generoso impegno nel servire tutti i bisognosi offre, specialmente ai giovani, un’ispirazione importante per superare la globalizzazione dell’indifferenza e costruire insieme una società più giusta e inclusiva”. Quindi “cari fratelli e sorelle, con questi pensieri e sentimenti vi affido all’amorevole intercessione della Beata Vergine Maria: accompagno con la preghiera i membri del vostro Ordine, le loro famiglie e le buone attività portate avanti dai Gruppi locali nel mondo”. E conclude il Pontefice: “A voi qui presenti e ai vostri cari imparto di cuore la mia benedizione, chiedendovi, per favore, di pregare per me. Grazie!”
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