Il governo israeliano ha approvato in nottata un lockdown ancora più rigido rispetto a quello già in atto: entrerà in vigore da domani (venerdì) e resterà in vigore fino all’11 ottobre, alla fine delle feste ebraiche. Tutto ciò per evitare un aumento ulteriore dei contagi. Tra i provvedimenti la chiusura dei servizi non essenziali, il blocco delle manifestazioni al di là di un chilometro dalla propria abitazione e in non più di 20 persone.
Le sinagoghe saranno in funzione solo per le cerimonie di Kippur. Alcuni interventi sono stati messi in anche per il settore aereo.
A Carabanchel e in altri quartieri centinaia di persone hanno protestato nei giorni scorsi, contro un provvedimento che ritengono tardivo e discriminatorio, perché a tornare in lockdown sono le zone più povere, che sono anche quelle con la maggiore pressione su ambulatori e ospedali. Da quando sono entrate in vigore le misure altre 16 zone hanno raggiunto la stessa incidenza del virus e ora il governo regionale non esclude nuove restrizioni per tutta la città.
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