Attualità

Maltempo nelle Marche, notte di ricerche senza esito per i due dispersi del nubifragio

Ancora una notte di ricerche senza esito per le due persone disperse durante l’ondata di maltempo che la notte del 15 settembre ha colpito il Senigalliese, in provincia di Ancona. Si tratta di Mattia, un bambino di 8 anni, strappato dalle braccia della madre dall’ondata di acqua e fango dopo che erano usciti dalla loro automobile nel territorio di Castelleone di Suasa, e una donna di 56 anni, Brunella Chiù.

Le vittime

Restano 11 le vittime accertate sinora. Lo conferma la Prefettura di Ancona. Cinque i morti ad Ostra: Fernando Olivi, 84 anni; Giuseppe Tisba e suo figlio Andrea di 65 e 25 anni; Diego Chiappetti, 52 anni; Mohamed Enaji, 42. A Ostra Vetere è morta Erina Fabi, 77 anni, annegata nella sua abitazione.

Poi: Maria Luisa Sereni, ottantenne di Trecastelli, Gino Petrolati, 89 anni di Bettolelle; Noemi Bartolucci, di 17 anni, la cui madre è dispersa. La decima vittima è un 80enne di Serra San Quirico (Ancona), il cui cadavere è stato ripescato nel fiume Esino. Identificato ieri, infine, il corpo di Michele Bomprezzi, 47 anni, ritrovato a Serra de’ Conti. La sua auto era stata ripescata dal fiume Misa il giorno prima.

L’appello dello zio di Mattia: “Trovatelo”

“Vorrei ribaltare il mondo ma non posso, l’appello ai soccorritori è trovatelo, ridatecelo”, dice all’Ansa Alessandro Fontana, zio di Mattia, il bambino di 8 anni disperso dopo essere stato travolto dalle acque del Nevola la sera del 15 settembre a Castelleone di Suasa (Ancona) mentre era con la madre Maria Silvia Mereu, 42 anni, farmacista a Barbara e residente a San Lorenzo in Campo (Ancona), che invece è stata salvata ed è ricoverata in ospedale a Senigallia. Alessandro, marito di Caterina, la sorella di Silvia, è assessore a Urbanistica e Attività produttive a San Lorenzo in Campo.

Un “momento molto difficile per la famiglia – aggiunge Alessandro -. Adesso ci sono tante persone che aiutano nei soccorsi e speriamo bene. Però ha ricominciato a piovere, una disgrazia sopra l’altra”. Da quando è disperso il piccolo, aggiunge Fontana, “non dormiamo, non mangiamo. Vorrei ribaltare il mondo ma non posso”.

Mattia, racconta lo zio, “è un ragazzino dolce, affettuoso. E’ mio nipote, gli voglio bene come un figlio. Con noi sta spesso, abitiamo anche vicini”. “L’attesa ti logora, – riprende lo zio di Mattia -, non sapere è pesante, forse peggio della mancanza. Sono giorni che non mangiamo, non dormiamo. L’appello ai soccorritori è trovatelo, ridatecelo”.

Milena Castigli

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