Attualità

Covid: contagi in diminuzione, risalita dei decessi

Si dimezzano i nuovi casi giornalieri di positività al Covid individuati nel nostro Paese, mentre tornano ad aumentare i decessi, in base agli ultimi dati del Ministero della Salute. Dopo il calo di due giorni fa, la percentuale delle terapie intensive occupate da pazienti Covid, nelle ultime 24 ore in Italia, è stabile al 2%, così come quella nei reparti ordinari, al 9%, secondo rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 28 agosto.

I dati

I nuovi casi Covid individuati nelle ultime 24 ore sono 8.355, quando ieri erano stati 17.647, mentre i decessi passano da 41 agli odierni 60.

In un giorno sono stati effettuati 62.967, tamponi, molecolari e antigenici, e il tasso di positività sceso dal 15% al 13,3%.

Resta invariato il numero di pazienti in terapia intensiva, 229, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono invece 5.631 (tre in più).

L’occupazione di posti letto

Restano tre le regioni in cui in cui la percentuale di posti letto occupati per Covid nei reparti ordinari è stabile il valore supera la soglia del 15%, secondo l’ultima rilevazione Agenas, cioè Umbria (23%), Calabria (19%) e Liguria (16%). La percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cresce in cinque regioni: Basilicata (12%), Friuli Venezia Giulia (13%), Liguria (16%), le province autonomi di (8%) e Trento (15%). Cala in tre: Umbria (23%), Lombardia (6%) e Valle d’Aosta (11%); mentre è stabile in 13 regioni: Abruzzo (11%), Calabria (19%), Campania (8%), Emilia Romagna (12%), Lazio (10%), Marche (8%), Molise (10%), Piemonte (4%), Puglia (3%), Sardegna (6%), Sicilia (12%), Toscana (6%), Veneto (7%).

Quanto alle intensive, l’occupazione cresce in Abruzzo (al 4%), Emilia Romagna (4%), Liguria (4%); cala in Valle d’Aosta (0%); nella Pa Bolzano (0%) la variazione non è disponibile. Mentre è stabile in 16 regioni: Basilicata (3%), Calabria (6%), Campania (2%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (4%), Lombardia (1%), Marche (1%), Molise (3%), Sardegna (5%), Sicilia (3%), Pa Trento (1%), Piemonte (1%), Puglia (9%), Toscana (1%), Umbria (1%) e Veneto (2%). Tutte le regioni sono sotto la soglia del 10%.

Lorenzo Cipolla

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