Attualità

Crolla braccio gru, muore operaio 55enne nel Barese

Un operaio di 55 anni, Giuseppe D’Erasmo, è morto mentre era al lavoro in un deposito a Gravina in Puglia (Bari), in contrada Graviglione. L’incidente mortale è avvenuto ieri in serata. Nelle prossime la Procura valuterà se disporre o meno l’autopsia sulla salma del 55enne.

Omicidio colposo

Sulla vicenda la Procura di Bari ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’uomo, dipendente di una ditta di Ruvo di Puglia, si era recato nel deposito a Gravina per prelevare alcuni ponteggi in ferro. Lì, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe rimasto schiacciato dopo il cedimento del braccio di una gru durante lo spostamento di materiale edile.

L’inchiesta per omicidio colposo, coordinata dal pm di turno Claudio Pinto, è affidata ai carabinieri e agli uomini dello Spesal, intervenuti sul posto per i rilievi e per raccogliere le prime informazioni dai colleghi della vittima utili a ricostruire la dinamica dell’incidente e individuare le eventuali responsabilità dei datori di lavoro, anche con riferimento alle norme sulla sicurezza.

Nello specifico, le verifiche tecniche dovranno accertare se il braccio sia crollato a causa del forte vento o a seguito di un cedimento dovuto ad usura o ad un guasto meccanico.

Il cordoglio del sindaco di Gravina

Nella tarda serata di ieri il sindaco di Gravina, Alessio Valente, ha scritto un post su Facebook per esprimere “le più sentite condoglianze da parte della città tutta alle persone che lo hanno amato, anche se so che in questi momenti è così difficile sopportare il dolore di un ingiusto destino”. Ecco il post completo.

Morti bianche

Non si ferma la scia di morti bianche da inizio anno. Secondo l’Osservatorio indipendente di Bologna sui morti nel lavoro, ad oggi i decessi sono stati già 137. Di questi, 57 solo a febbraio. Nello specifico, sono 61 i medici morti per coronavirus nel 2021 (337 totali dall’inizio epidemia). Infine, rileva l’Osservatorio, il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

Milena Castigli

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