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Cardinale Bassetti: “Ritorniamo a manifestare il nostro essere comunità” – Video

“Lodiamo e ringraziamo il Signore perché siamo di fronte ad un evento grande e importante: la prima Domenica che ci ritroveremo insieme, cantiamo – io lo farò e lo propongo a tutti – il Te Deum che diventa il nostro inno, la nostra lode perfetta alla Santissima Trinità perché tutto ci viene dal cuore di Dio”, afferma il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nel videomessaggio in vista della ripresa della messa “cum populo”.

Eucarestia

“Carissimi confratelli nell’episcopato e nel presbiterato, parroci, consacrati e consacrate, catechisti e fedeli, in particolare le famiglie con i più piccoli e i più grandi, i nostri nonni, con tanta gioia vorrei condividere con voi questo momento in cui ci apprestiamo nuovamente a celebrare l’Eucaristia e a convocare, per questo, il Santo Popolo di Dio- afferma il porporato-. È un evento importante, è un evento di grazia, è un evento che vorrei che voi coglieste: non si tratta, infatti, semplicemente della riapertura di un luogo sacro, delle nostre chiese che sono sempre rimaste aperte. Si tratta piuttosto di ritornare a manifestare il nostro essere comunità, il nostro essere famiglia. Del resto, è l’Eucaristia che fa di noi una comunità, una famiglia, perché, come dice san Paolo, noi che ci nutriamo di un unico pane siamo chiamati a formare un solo corpo“.

Incontro con Cristo

“Credo di poter dire, anche a nome vostro, quello che il nostro Maestro ebbe a dire un giorno, il Giovedì Santo, ai suoi discepoli: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi“. È il desiderio che Lui ha e che noi abbiamo di incontrare Lui e di incontrarci nel segno dell’Eucaristia, perché l’Eucaristia è il “pane di vita”, è il “farmaco di immortalità” (sant’Ignazio di Antiochia), perché chi mangia di quel pane vive in Lui e ha la vita eterna, perché Lui è la nostra “risurrezione e vita“. Tutto questo è per noi l’Eucaristia e nell’Eucaristia possiamo fare esperienza di questa forza immensa che ci viene da Lui Risorto, dal Suo Spirito, perché possiamo continuare il nostro cammino”. Prosegue il leader dell’episcopato italiano:”Il periodo che abbiamo vissuto, certo, non è privo di significato: la nostra sofferenza, il dover restare chiusi a casa, e qui penso in particolare alle famiglie numerose, con tanti bambini. Ma, come ho potuto sperimentare, in tante nostre famiglie non sono mancati la preghiera, l’ascolto attento della Parola di Dio e quel servizio, soprattutto alle persone più anziane, che diventa autentica carità“.

Famiglia di Dio

“Dobbiamo chiedere al Signore la grazia di poter tornare ad essere la grande famiglia di Dio, anche se abbiamo sperimentato il nostro essere Chiesa nella piccola famiglia domestica, dove abbiamo vissuto tanti valori stando gli uni accanto agli altri. Adesso, però, è il momento di tornare nella grande famiglia– evidenzia il presidente della Cei-. L’Eucaristia, sebbene costituisca la pienezza della vita sacramentale, non è un premio per i perfetti, ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli, come diceva con molta chiarezza già sant’Ambrogio. Però, per la salute della nostra anima – l’Eucaristia è innanzitutto salvezza dell’anima – ma anche per quella del nostro corpo, dovremo usare tutti quegli accorgimenti che diventano una forma di amore e di rispetto per gli altri“.

Foto © Vatican Media

Segno della pace

Sottolinea Bassetti: “Le mascherine, i contatti ridotti possono essere letti simbolicamente, come un invito a riscoprire la forza dello sguardo. Se avete notato, durante la Messa delle 7, il Santo Padre non ha mai mancato di dire: “Scambiatevi un segno della pace“. Qualcuno gli ha detto che non ci si può scambiare il segno della pace, ma il Papa ha risposto che non ci si può scambiare la pace avvicinandosi e dandosi la mano, ma lo si può fare anche a distanza con un sorriso, uno sguardo dolce e benevolo, che diventano un modo di comunicare pace, gioia e amore. E così, pur restando a debita distanza, cercheremo di scambiarci la pace“.

 

Gianluca Franco

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