L'appuntamento di domani al Mandela Forum è dedicato per questa edizione del Giorno della Memoria a quattro sopravvissuti e testimoni dello sterminio nei lager recentemente scomparsi: a Piero Terracina, venuto meno l'8 dicembre 2019, a Vera Michelin Salomon mancata il 27 ottobre 2019, a Marcello Martini deceduto il 14 agosto 2019 e adc Antonio Ceseri, scomparso il 18 dicembre 2017.
Oggi all'Angelus, anche Papa Francesco ha ricordato la ricorrenza “della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, simbolo della Shoah. “Davanti a questa immane tragedia – ha detto il Pontefice – a questa atrocità, non è ammissibile l'indifferenza ed è doverosa la memoria. Siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più!“. La Toscana vuole ricordare vivendo anche il presente, per farne un faro per poterci navigare. Così nella seconda parte del meeting, riferisce LaPresse, si racconterà il razzismo che continua a manifestarsi e le guerre, con i loro crimini, atrocità, stermini e deportazioni, che proseguono. Spetterà ad Irvin Mujcic, bosniaco musulmano, trentratrernne, raccontare cosa è stata la guerra nella vicina Bosnia Erzegovina e il massacro di Srebrenica, la sua città, dove tra nel luglio 1995 l’esercito dei serbi guidati dal generale Mladic massacrò 8.372 musulmani bosniaci, per lo più ragazzi e uomini. Irvin e la sorella Elvira, scrittrice, si salvarono (trovando poi rifugiò in Italia); lo zio e il padre invece non ce la fecero.
Eva Rizzin, ricercatrice all’università di Verona, rievocherà invece la storia della sua famiglia perseguitata e sterminata ad Auschwitz, come molti altri sinti e rom, ghettizzati e messi ai margini anche dopo la seconda guerra mondiale. Il meeting si concluderà con la musica di Enrico Fink, l’Orchestra multietnica di Arezzo ed Alexian Santino Spinelli Group. “Scontiamo un limite in Italia – afferma a LaPresse Ugo Caffaz, animatore del Treno della Memoria, a proposito dei rigurgiti razzisti di oggi -. Manca un museo che ci parli del fascismo, che racconti come è nato e come si è sviluppato. Sarebbe fondamentale, perchè se avessimo chiara consapevolezza e conoscenza di quello che era si capirebbero meglio certe deviazioni di oggi”.
Al Quirinale
Anche quest’anno il Quirinale ha concesso al meeting degli studenti toscani del Giorno della Memoria la medaglia di rappresentanza della Repubblica italiana. Sono trascorsi 75 anni dal giorno in cui il mondo scoprì, e vide con i propri occhi, l'orrore. Lo fece attraverso lo sguardo incredulo dei soldati dell'Armata Rossa che entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz, trovando i pochi superstiti dei milioni di ebrei deportati dai nazisti per la “soluzione finale“. Il 27 gennaio è stato designato nel 2005 dall'Onu come Giorno della Memoria, per far sì che mai si dimentichino quegli orrori, e anche in Italia saranno moltissimi gli appuntamenti per mantenere vivo il ricordo, a partire dalla cerimonia ufficiale al Quirinale.
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