Ecco, diletto Padre, che io sono nelle tue mani, m’inchino sotto la verga della tua correzione. Percuoti il mio dorso e il mio collo, affinché io pieghi le mie storte inclinazioni al tuo volere. Fammi pio e umile discepolo, a quel modo che tu sei solito fare, affinché cammini secondo il tuo volere.
Insieme a tutte le mie cose mi metto nelle tue mani, perché tu mi corregga; è meglio esser castigati ora qui, che in futuro. Tu sai tutte e singole le cose, e niente ti è nascosto di quel che è nell’umana coscienza. Prima che succeda, tu sai quel che ha da venire, e non hai bisogno che nessuno ti faccia conoscere, o ti dica quel che si fa sulla terra.
Tu sai ciò che sia espediente al mio profitto, e quanto giovi la tribolazione a toglier via la ruggine dei vizi. Fai meco il tuo beneplacito da me tanto desiderato, e non sdegnarti per la mia vita peccaminosa, a nessuno nota così bene chiaramente come a te solo.
RISOLUZIONI: Risolvi di metterti pienamente nelle mani di Dio e di pregarlo vivamente a correggere e purificare in te tutto ciò che ha bisogno di correzione.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo
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