Previste due nuove rotte di pattugliamento nel Mar Mediterraneo.
Con il 1. febbraio prende il via l’operazione "Themis", la nuova missione di Frontex, l’agenzia guardia-coste e guardia-frontiere dell’Unione Europea, con sede a Varsavia. Dopo lunghe trattative da parte del governo-Gentiloni e, in particolare, del ministro degli interni Minniti, l’Italia ha ottenuto la fine dell’operazione "Triton" e l’avvio di "Themis", che usufruirà di un mandato più ampio. La novità più evidente è la fine dell’obbligo di sbarco dei migranti soltanto in Italia. Ora i migranti recuperati in mare, considerati naufraghi a tutti gli effetti, saranno sbarcati nel porto sicuro più vicino, che potrebbe essere in Italia, ma anche in Grecia, Spagna, Libia e Malta (anche se l’isola dei Cavalieri non ha mai brillato per accoglienza). Previste, inoltre, due nuove aree di pattugliamento: una ad est, tra Turchia, Grecia e Albania e una ad ovest tra Tunisia e Algeria. Aree che vanno ad aggiungersi alle altre zone di controllo già presenti nel Mar Mediterraneo. Secondo Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, "Themis sarà una missione che contribuirà a fronteggiare e contrastare non solo l’immigrazione clandestina, ma anche il traffico di droga, il contrabbando e l’eventuale arrivo di terroristi". Ogni tre mesi, l’operazione "Themis" sarà soggetta ad una valutazione della propria attività ed adeguatezza.