Lesbo al collasso, trasferiti 300 richiedenti asilo

Nei campi greci si ripetono atti di violenza e autolesionismo

300 richiedenti asilo ospitati sull’isola di Lesbo in Grecia vengono trasferiti ad Atene. La decisione delle autorità punta ad alleviare il sovraffollamento del campo profughi di Moria che può accogliere 2300 persone, a fronte di oltre 6000 presenze. Nei campi greci si ripetono con sempre più frequenza atti di violenza e autolesionismo. "Non mi piace Moria perché a Moria non si sta bene, non c’è nulla – dice Abdurahman Tarik, iracheno – Non c’è cibo, nulla. Ad Atene si sta meglio che a Moria". Migliaia di richiedenti asilo sono bloccati da mesi a Lesbo e in altre quattro isole vicine alla Turchia, dopo l’accordo tra Unione europea a Ankara nel marzo 2016 per chiudere la rotta attraverso la Grecia. "Mi pare di raggiungere il paradiso – dice Mohammad Firuz, afghano – Non conosco Atene, ma sono convinto di essere passato dall’inferno al paradiso". Le organizzazioni non governative chiedono al governo di trasferire tutti i profughi sulla terraferma, mentre sta per esplodere un’altra emergenza legata ai minori non accompagnati: oltre 2.500 in tutta la Grecia.