In tutto sono 106 le vittime dei bombardamenti, 30 erano civili
Mentre continuano le operazioni dell’esercito turco nella regione di Afrin, nuovi razzi sparati dal territorio curdo-siriano hanno raggiunto la città turca di Kilis. Secondo l’agenzia di stampa turca Anadolu, i razzi sarebbero stati sparati dalle milizie curde dello Ypg, colpendo la moschea di Calik: il bilancio sarebbe di due morti – un turco e un siriano – e 11 feriti. Nel frattempo, le forze speciali tuche, accompagnate da ribelli siriani armati da Ankara, starebbero approcciando la città di Afrin su tre lati, incontrando però una strenua resistenza da parte curda. E in una telefonata intercorsa con Erdogan, il presidente americano Trump lo ha invitato allentare le tensioni evitando ulteriori vittime civili e un nuovo esodo di profughi; ed esortrandolo inoltre a evitare azioni militari che potrebbero portare le sue truppe a scontrarsi con i contingenti americani di stanza nella regione. Secondo l’osservatorio siriano per i diritti umani, la conta dei morti sarebbe salita ormai a 106: gli ultimi bombardamenti avrebbero ucciso anche una donna e quattro bambini, portando a 30 le vittime civili