Il modello di tutti i discepoli è Maria, la piena di grazia

«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» «Gratis accepistis, gratis date»

Sabato 5 dicembre – I settimana di Avvento – Mt 9,35-10,1.6-8

Il commento di Massimiliano Zupi

«Gratuitamente»: è il segno di riconoscimento del vangelo, del regno dei cieli, di Dio. La gratuità è lo stile di vita dell’apostolo: quel che rende credibile ed efficace il suo annuncio, certo; ma ancora prima, quel che rende libero lui stesso, con lo sguardo levato in alto, verso il Padre, con la forza e la gioia di chi ha nel Signore il suo aiuto e la sua forza (Sal 118/117,14; 121/120,2; 124/123,8).

In greco, gratuitamente non è un avverbio, ma un sostantivo: doreán, che significa dono. Discepolo è colui per il quale tutto è dono: cioè non è da pagare, non è da meritare o da conquistare. Per questo la vita diventa beata: come quella dei bambini, che vivono totalmente dei doni degli adulti. Dono però significa anche che nulla si può pretendere: «Nudo uscii dal grembo di mia madre, / e nudo vi ritornerò. / Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, / sia benedetto il nome del Signore!» (Gb 1,21).

Anche perché i doni sono sempre solo segni: dell’amore di colui che dona. Così in latino gratuitamente è gratis: avverbio che deriva dal sostantivo gratĭa. Tutto è espressione della grazia di Dio: del suo amarci, del suo stimarci, del suo vederci belli, del suo perdonarci incondizionatamente, del suo esser contento di noi (sono questi i molteplici significati contenuti nel vocabolo greco cháris, grazia). Per questo, modello di tutti i discepoli è Maria: la piena di grazia (Lc 1,28).

Dopo di lei, Stefano, primo martire, prima di essere incarcerato ed infine lapidato, è detto «pieno di grazia» (At 6,8). Dopo di loro, ogni essere umano, nato da grembo di donna, può divenire pieno di grazia: può rinascere dall’alto, da Dio (Gv 3,3-7). Può entrare nel regno dei cieli: ricevendo tutto in dono, gratuitamente, come il Bambino nella mangiatoia; dando tutto in dono, gratuitamente, come il Crocifisso, il più bello tra i figli dell’uomo (Sal 45/44,3), pane offerto per saziare ogni fame.