Rilevata una nuova onda gravitazionale: è la quinta

Si chiama GW170608 ed è la quinta rilevazione di onde gravitazionali “scoperta” grazie alla collaborazione internazionale Ligo-Virgo. L'annuncio, il giorno della scomparsa di Adalberto Giazotto, il “padre” del rivelatore europeo di onde gravitazionali Virgo di Cascina. È la quinta fusione di coppie di buchi neri confermata e annunciata, ma sarebbe la quarta in ordine di tempo.

Buchi neri “leggeri”

L'onda gravitazionale – perturbazione variabile della curvatura dello spazio-tempo prevista dalla teoria generale della relatività di Albert Einstein – è stata prodotta dalla fusione di due buchi neri pesanti “solo” 7 e 12 volte la massa del Sole, a una distanza di circa 1 miliardo di anni luce dalla Terra.

Il conseguente processo di coalescenza – fenomeno fisico attraverso il quale le particelle di un solido si uniscono per formare delle entità di dimensioni maggiori ma con una diminuzione dell'energia legata alla tensione superficiale e quindi un abbassamento dell'energia totale del sistema – ha prodotto un buco nero finale di 18 masse solari. Durante lo scontro è stato emesso un’energia – sotto forma di onde gravitazionali – equivalente a solamente una massa solare.

Rilevatori off-line

Onde – spiega Inaf – che hanno fatto vibrare in maniera quasi impercettibile i due interferometri laser statunitensi Ligo nella serata del 7 giugno, all’orario corrispondente alle 02:01:16 dell’8 giugno 2017 nel tempo coordinato universale (Utc). L’interferometro Virgo non ha invece partecipato a questa rilevazione in quanto si trovava ancora in fase di verifica per il ciclo di osservazioni che sarebbe cominciato il successivo 8 agosto.

I rivelatori Ligo e Virgo – attualmente off-line per aggiornamenti – riprenderanno un nuovo ciclo di osservazioni nell’autunno del 2018.