Parmitano in collegamento dallo spazio

Èstata una inflight call emozionante la conferenza stampa che l'astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea, Luca Parmitano, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha avuto in collegamento con il Museo Nazonale della Scienza e della Tecnologia, dove ad attenderlo c'erano diversi giornalisti. Insieme allo statunitense Andrew Morgan e al russo Alexander Skvortsov, Parmitano è approdato alla Stazione Spaziale Internazionale il 21 luglio scorso. Per lui, classe 1976, si tratta della seconda volta nello spazio, per una missione che impiegherà i tre cosmonauti per oltre 200 giorni. Alla fine della missione spaziale, Parmitano conquisterà un altro primato: sarà il cosmonauta con la maggiore permanenza in orbita, scalzando un'altra italiana, la cosmonauto Samantha Cristoforetti, che permase nello spazio 199 giorni.

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La prima foto scattata da Luca Parmitano dalla Stazione Spaziale Internazionale

Attenzione al corpo umano

Un primo aspetto evidente è il veloce adattamento di Parmitano alla microgravità della Stazione Spaziale. Un aspetto che – come egli stesso ha detto – gli permette di riflettere su quanto il corpo umano riesca a reagire bene a contesti di microgravità. L'astronauta ha, quindi, colto l'occasione per ricordare una serie di esperimenti che riguardano lo stesso corpo umano, un unicum rispetto alle ricerche su cui ci si è focalizzati negli ultimi anni. Per la prima volta, infatti, i ricercatori studiano gli aspetti neurovestibolari dell'organismo umano, il modo coè in cui funzionano i neurotrasmettitori nella ricezione dello spazio, con lo scopo di poter sviluppare tecnologie che possano aiutare gli esseri umani con deficit al sistema motorio.

La missione Beyond

Il programma della missione Beyond, che a settembre avrà proprio Parmitano nelle vesti di comandante della Stazione Spaziale, prevede, inoltre, svariate operazioni, tra cui 50 esperimenti europei e oltre 200 esperimenti internazionali di microgravità: “Noi qui a bordo siamo responsabili di ricerca e di scienza ribadendo un approccio maturo” ha dichiarato ai giornalisti. Rivolgendosi ai giornalisti, ha sottolineato come “la promessa di Beyond è la mia promessa” consistente nell'”impegno affinché l'uomo possa continuare a espandere la sua conoscenza verso l'esplorazione sia della terra che dello spazio”. Un elemento, quello dell'esplorazione spaziale, al centro dell'interesse di tanti scienziati e ricercatori italiani dello spazio, fra cui il giovane Mattia Barbarossa, lo startupper napoletano in procinto di lanciare, entro il 2021, la prima sonda lunare con l'obiettivo di sviluppare tecnologie spaziali per uso terrestre.

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Un esperimento sulla percezione dello spazio e il movimento condotto sulla Stazione Spaziale Internazionale

Guerra al cambiamento climatico

“Nelle stelle si vede il futuro è una frase abbastanza appropriata” ha detto Parmitano, tradendo l'emozione di relazionarsi in un contesto straordinario come quello cosmico. A distranza di sei anni dalla missione Volare, l'astronauta non può che notare un pianeta cambiato rispetto a prima. Anche allora, Parmitano aveva messo in guardia della velocità dei cambiamenti climatici: “Volete un nemico? Volete qualcosa da additare che fa veramente paura? Non guardatevi intorno, non guardate all’essere umano, siamo tutti su un unico pianeta. Guardate ai cambiamenti climatici! Il riscaldamento globale è un nemico!” aveva detto. Con lo stesso tono, anche stavolta l'astronauta sta riscontrando cambiamenti visibili su vasta scala, con una frequenza mano a mano più rapida: “Ho visto nelle foto mie e dei miei colleghi i deserti avanzare e i ghiacci sciogliersi” ha dichiarato, nell'auspicio che parte della sua missione sia unire la sua voce a quella di coloro che, ieri come oggi, continuano a vedere nel riscaldamento globale una minaccia che attenta alla vita sul nostro stesso pianeta. 

Diretta ufficiale dalla Stazione Spaziale Internazionale sul canale streaming della NASA – Video © NASA