La sonda indiana Chandrayaan 2 si avvicina all’orbita lunare

Tra quattro giorni la sonda indiana Chandrayaan 2 entrerà nell’orbita della Luna e l’India, oltre a diventare il quarto paese a mettere un veicolo spaziale sul nostro satellite, sarà il primo a far posare un proprio mezzo sul Polo Sud del corpo celeste. Prosegue il ciclo di manovre che dovrebbe portare, se tutto andrà secondo i piani, all’allunaggio del lander Vikram il prossimo 7 settembre. Un mese e mezzo dopo il lancio del 22 luglio dalla base Satish Dhawan Space Center a Sriharikota. Gli scopi della missione sono lo studio del suolo lunare e la verifica di presenza dell’acqua. A undici anni dalla prima missione spaziale dell’India, si vuole portare a termine il compito parzialmente svolto dalla sonda Chandrayaan 1 nella missione del 2008, che non eseguì l’allunaggio.

Il viaggio

Con una settimana di ritardo a causa di un guasto, il veicolo spaziale è partito alla volta della Luna il 22 luglio sotto gli occhi di diecimila persone accorse per assistere in diretta al lancio. Dal 23 luglio al 6 agosto ha già effettuato una serie di manovre, cinque, per cambiare gradualmente orbita. La prossima è fissata per il 20 agosto prossimo, con la riaccensione del motore a carburante liquido per permettere alla sonda di entrare nell’orbita della Luna. Il controllo dei sistemi di bordo e dello stato di salute del veicolo spaziale è controllato da centro Mission Operations Complex a Bangalore, con l’ausilio delle antenne dell'Indian Deep Space Network a Byalalu.

L’allunaggio

Dopo esser entrata nell’orbita lunare non saranno ancora finite le manovre per Chandrayaan 2. Devono esserne eseguite altre quattro per arrivare vicino alla superficie del satellite, sorvolando i due Poli. Secondo il programma provvisorio della missione, il 2 settembre verrà rilasciato il lander – il veicolo d’atterraggio – Vikram che a sua volta dovrà compiere due manovre prima di iniziare la discesa sul polo meridionale. Dopo l’allunaggio previsto per il 7 settembre entrerà in gioco il rover Pragyan che dovrà muoversi sul terreno e studiarlo. Dopo Stati Uniti, Russia e Cina, anche l’India potrà fregiarsi di essere arrivata sulla Luna.