L'Italia in corsa per la costruzione del mega telescopio

L'Italia è tra i Paesi in lizza per la realizzazione dell'Einstein Telescope (Et): il gigantesco cercatore di onde gravitazionali potrebbe essere realizzato a Lula, nella ex miniera di Sos Enattos, in Sardegna in provincia di Nuoro, come spiega il coordinatore internazionale del progetto Michele Punturo, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), su Ansa. Punturo ha illustrato il progetto a Bruxelles in occasione della conferenza congiunta di Parlamento europeo e Commissione europea “EU research and innovation in our daily life”.

Et

Et è un osservatorio di terza generazione per la ricerca delle onde gravitazionali, vale a dire le increspature dello spaziotempo che si propagano alla velocità della luce, generate da ''cataclismi cosmici'', come l'esplosione di supernovae o lo scontro tra buchi neri. 

Il progetto prevede la costruzione del gigantesco interferometro sotterraneo – che deve il nome ad Albert Einstein – a una profondità tra i 100 e i 300 metri sotto terra, per isolarlo dai movimenti delle onde sismiche. Avrà base triangolare con un perimetro di circa 30 km composto da tre bracci lunghi ognuno 10 km al cui interno saranno posti specchi di altissima qualità superficiale colpiti da un laser. Se un'onda gravitazionale attraversa l'interferometro, la lunghezza dei bracci oscilla e questa infinitesima variazione viene rivelata dall'esperimento.

“La scelta del sito è tuttora aperta e vede in competizione il sito sardo con uno in Ungheria e uno al confine fra Olanda, Belgio e Germania”, chiarisce Punturo. “I lavori per qualificare Sos Enattos sono in pieno svolgimento – prosegue – ma siamo certi che il sito abbia tutte le carte in regola per ospitare una tale infrastruttura di ricerca grazie a caratteristiche ambientali e sismiche che sono state e sono tuttora oggetto di studio e di misura da parte di un team di scienziati dell'Infn e dell'Università di Sassari”.

Archimedes

Intanto, nel sito di Sos Enattos hanno preso il via nelle scorse settimane i lavori per la realizzazione di un laboratorio sotterraneo, chiamato SarGrav, che ospiterà esperimenti di fisica di precisione sulla gravità. “Il primo sarà Archimedes, un esperimento per la misura del peso del vuoto quantistico e della discussa interazione del vuoto quantistico con la gravità”, precisa Enrico Calloni dell'Università di Napoli, responsabile nazionale di Archimedes. Al progetto collaborano l'Infn, l'Università di Napoli e l'Università di Sassari.