Avaria al motore, atterraggio di emergenza per gli astronauti

E' riuscito con successo l'atterraggio di emergenza della navicella spaziale Soyuz e i due astronauti che si trovavano a bordo, il russo Alexei Ovchinin e l'americano Nick Hague, sono in salvo. Lo riferiscono fonti citate dall'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, specificando che sono stati stabiliti i contatti con l'equipaggio. 

I problemi dopo il lancio

La Soyuz Ms-10, atterrata senza ulteriori problemi in Kazakistan, era stata lanciata questa mattina dal cosmodromo di Baikonur ed era diretta verso la Stazione spaziale internazionale, ma poco dopo il lancio, “ha subito l'arresto di emergenza dei motori del secondo stadio“. L'incidente potrebbe essere stato causato da un malfunzionamento del sistema di separazione di uno dei booster del primo stadio del velivolo. “Durante la fase di separazione – sostiene una fonte non precisata citata dall'agenzia Interfax – una valvola di separazione di uno dei booster laterali del primo stadio non si è aperta” e il booster laterale guasto ha colpito il booster centrale del razzo. “Il secondo stadio ha perso orientamento e i motori si sono spenti in situazione di emergenza“, ha concluso la fonte. 

Mosca: stop ai lanci con astronauti

Il vice premier russo Iuri Borisov ha comunicato che Mosca intende sospendere i voli di navette spaziali con astronauti a bordo finché non sarà conclusa l'indagine sul fallito lancio della Soyuz Ms-10. “Viste le circostanze – ha affermato Borisov – i lanci spaziali con persone a bordo saranno sospesi per ragioni di sicurezza finché la situazione non sarà stata chiarita”. Il fallito lancio, comunque, non dovrebbe causare problemi agli astronauti che già si trovano sulla Iss. Una fonte dell'industria aerospaziale russa ha comunicato che la Stazione spaziale internazionale “è abbastanza fornita per aspettare l'arrivo della prossima spedizione, programmata per dicembre e può volare in autonomia fino all'aprile 2019“, spiegando che il lancio della navicella di rifornimento Progress verso la Iss – che è stato pianificato per il 31 ottobre – è ora in discussione.