Ecco le nuove regole per l'interazione coi robot

Dopo le leggi della robotica, si va nel dettaglio”. Lo assicura Marco Controzzi, dell'Istituto di Biorobotica e responsabile dell'Human-Robot Interaction Lab, presentando il primo studio al mondo sulle regole tese a rendere più semplice la convivenza fra uomo e automi. In pratica, si tratta di ottimizzare dei gesti naturali apparentemente semplici come il passare gli oggetti dalla mano dell'uomo a quella del robot, e viceversa

Gesti semplici

Il punto di partenza dei ricercatori è stato osservare il modo in cui si afferra un oggetto per porgerlo ad un'altra persona o ad un robot: solo in apparenza è un gesto semplice, ha osservato Valerio Ortenzi, dell'Arc e co-autore insieme a Controzzi della ricerca su Ansa. La novità, ha osservato, è che “finora nelle macchine non c'era questa conoscenza: il nostro è il primo studio del genere al mondo”. Per esempio, “quando passiamo un cacciavite sapendo che il nostro interlocutore lo dovrà utilizzare, lasciamo il manico libero in modo che egli possa afferrarlo e utilizzarlo facilmente”, ha osservato la prima autrice della ricerca, Francesca Cini, dell'Istituto di BioRobotica. “Non solo quindi – ha proseguito – cambiamo il tipo di presa, ma consideriamo come il nostro compagno dovrà utilizzare l'oggetto. Sono proprio queste informazioni che vogliamo trasmettere ai robot”.

“La robotica collaborativa – ha osservato Controzzi, coordinatore dello Studio – rappresenta la prossima frontiera della robotica sia industriale che domestica, ma perché si realizzi è necessaria una nuova generazione di robot pensati per interagire con l'uomo in modo naturale”. Questi risultati, ha concluso, “ci permetteranno di istruire i robot ad agire come un collaboratore umano attraverso l'introduzione di regole semplici, ma al contempo efficaci, nella manipolazione degli oggetti durante azioni congiunte con l'uomo”.