Roma, al vaglio del Tribunale del Riesame la scarcerazione di Marra

Raffaele Marra, l’ex capo del personale del Campidoglio, arrestato lo scorso 16 dicembre, saprà entro l’8 gennaio se potrà lasciare il carcere di Regina Coeli. Infatti, il Tribunale dl Riesame di Roma, competente sulla legittimità delle misure restrittive di piazzale Clodio, si è riservato la decisione sull’istanza di revoca dell’ ordinanza di custodia in carcere con richiesta, in subordine, di concessione degli arresti domiciliari, avanzata dal difensore di Marra, l’avvocato Francesco Scacchi.

Il pm Barbara Zuin, titolare degli accertamenti insieme con il procuratore aggiunto Paolo Ielo, ha espresso parere negativo alla scarcerazione ribadendo che i circa 370 mila euro dati nel 2013 al dirigente comunale da Scarpellini per completare l’acquisto di una casa in via dei Prati Fiscali erano funzionali all’ottenimento di favori.

L’accusa ipotizzata per Marra è quella di corruzione, accusa ipotizzata anche per l’imprenditore Sergio Scarpellini arrestato insieme a Marra. Scarpellini ha già ottenuto gli arresti domiciliari. Al centro della vicenda processuale un’ingente somma che secondo la Procura dimostra un passaggio di danaro tra l’imprenditore e l’ex capo del personale per fare opera di corruzione. Cosa ovviamente negata da entrambi gli indagati. Oggi davanti al tribunale del Riesame Marra è stato difeso dall’avvocato Francesco Scacchi il quale ha ribadito che non si può parlare di corruzione perché il danaro dato dall’imprenditore a Marra era soltanto un prestito.