Ancora un naufragio nel Canale di Sicilia: 7 morti e 96 migranti dispersi

Ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia, una nuova tragedia che fa aumentare il numero di morti che si sono verificate nel mar Mediterraneo, esponenzialmente aumentate da quando è iniziata la crisi migratoria. A dare l’annuncio del nuovo incidente che si è verificato al largo della Libia, è Medici Senza Frontiere, che ha recuperato 27 migranti.

L’Organizzazione non governativa in un tweet ha annunciato di aver soccorso 27 persone, ora in salvo sulla loro nave Argos. Msf ha specificato che i migranti viaggiavano su un gommone con a bordo 130 persone, ma “loro sono gli unici sopravvissuti. Una tragedia inaccettabile”. L’equipaggio della Argos ha recuperato dal mare anche i cadaveri di sette persone. Proprio ieri è stato diffuso il terzo Rapporto sulla protezione internazionale in Italia per il 2016 secondo il quale da gennaio alla fine di ottobre sono morti nel tentativo di raggiungere l’Europa 4.899 migranti, 3.654 dei quali nel Mediterraneo.

Il naufragio, secondo quanto ricostruito dalla Guardia Costiera, sarebbe avvenuto ieri in una zona di mare compresa tra le 30 e le 40 miglia al largo della Libia. I migranti erano a bordo di un gommone che, assieme ad altri 3 ed un barchino di legno era stato soccorso dalle navi del dispositivo schierato nel Canale di Sicilia. Quando sono arrivati in zona, i soccorritori hanno trovato il gommone semiaffondato, con a bordo 27 persone, che sono state tutte recuperate dalla nave inglese Enterprise, inserita nel dispositivo Eunavformed. Successivamente sono poi stati recuperati i corpi di sette persone. Questa mattina i migranti sono stati trasferiti sulla nave Burbon Argos e agli operatori di Medici senza frontiere hanno raccontato che a bordo del gommone c’erano circa 130 persone.