Coronavirus Italia. 1392 positivi e 2604 ricoverati con sintomi

Fonte: Ministero della Salute

Oggi, in Italia, il numero dei contagi registrati è pari a 1392. Gli attualmente positivi sono 45.489. 35.738 è il numero delle vittime in totale. I casi totali sono 300.897. I guariti 219.670. 239 sono i ricoverati in terapia intensiva.  Le persone in isolamento domiciliare sono 42.646. I pazienti ricoverati con sintomi ammontano a 2.604. Il totale dei casi testati è pari a 6.391.999. I tamponi effettuati oggi sono 87.303, per un totale di 10.575.979.

La situazione regionale

La regione in testa alla classifica per maggior numero di positivi registrati è il Lazio con 238. Segue la Lombardia con 182 positivi e la Campania con 156. 119 sono le persone positive in Veneto. Nelle note del Bollettino del Ministero della Salute emerge che la Sicilia comunica che dei 108 nuovi casi positivi di oggi, 5 sono ospiti della Comunità “Biagio Conte”. Mentre la Calabria comunica che dei 24 casi di oggi, 20 sono migranti. La Valle d’Aosta registra un solo caso.

Tampone obbligatorio per chi arriva dalla Francia

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, in un post su Facebook, ha annunciato: «Ho firmato una nuova ordinanza che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e altre aree della Francia con significativa circolazione del virus. I dati europei non possono essere sottovalutati. L’Italia oggi sta meglio di altri Paesi, ma serve ancora grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora». Le Regioni francesi indicate nell’ordinanza: : Alvernia-Rodano- Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra.

A rischio gli over 65 e  gli under 25

Secondo quanto è emerso da uno studio condotto dalle ricercatrici Chiara Cerami, dello Iuss (Scuola universitaria superiore) di Pavia, e Chiara Crespi, dell’Ateneo pavese sono a rischio le persone con più di 65 anni e i giovani sotto i 25. Le due ricercatrici hanno valutato il profilo di fragilità e di vulnerabilità sociale dovuta al coronavirus in una popolazione di 1258 Italiani intervistati durante il lockdown (tra il 14 e il31 marzo scorsi).

In una nota le due donne riferiscono che : “Confrontando i due indici, tenendo conto del genere e delle diverse fasce di età (dai più giovani agli over 65), è emerso che, mentre la fragilità fisica come prevedibile aumenta linearmente con l’età ed è maggiore nelle donne che nei maschi, gli individui più giovani e gli anziani presentano una maggiore vulnerabilità sociale rispetto alla fascia di individui di mezza età. Inoltre, gli uomini sono più vulnerabili rispetto alle donne. Sia la fragilità fisica che la vulnerabilità sociale contribuiscono a spiegare la percezione individuale dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla salute, che è diversamente modulata da atteggiamenti e comportamenti proattivi e dall’isolamento sociale”.

Proseguono affermando che:  “L’isolamento sociale e la solitudine percepita in seguito all’epidemia di Covid-19 sono in grado di esercitare effetti psicosociali drammatici nella popolazione generale. Al pari della fragilità fisica correlata all’età e/o alla presenza di patologie pregresse, la vulnerabilità psicosociale rappresenta un fattore di rischio in grado di determinare, in caso di infezione, un esito più grave, interagendo anche sull’efficienza del sistema immunitario. L’individuazione precoce di categorie vulnerabili, a rischio di ammalarsi e di sviluppare cambiamenti duraturi dello stato di salute, rappresenta una sfida per i prossimi mesi al fine di prevenire le conseguenze sul benessere generale, destinando risorse a interventi mirati di gestione del disagio psicosociale e aumentando la resilienza di giovani adulti e anziani nei confronti della crisi post Covid-19“.